Fattura verso la Pa, rifiuti in stand by

il sole24ore
22 Settembre 2020
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Fattura elettronica Pa ancora in attesa delle regole per la limitazione dei rifiuti. Dopo il rilascio del parere del Consiglio di Stato (11 giugno 2020) e il via libera da parte della Conferenza unificata il 3 luglio il provvedimento di attuazione dell’attesa riforma ancora non c’è. In effetti, la fatturazione elettronica obbligatoria tra privati, entrata in vigore il 1 gennaio 2019 è andata nella direzione della semplificazione del processo che però, al momento, non riguarda i rapporti nei confronti delle pubbliche amministrazioni; per questa restano valide le disposizioni di cui al decreto ministeriale 3 aprile 2013, n. 55. Una delle differenze più importanti è quella delle «notifiche d’esito committente» in base alle quali per ogni fattura elettronica ricevuta la Pa, entro il termine di 15 giorni dalla ricezione, può inviare una notifica di accettazione/rifiuto. Le Pa non hanno l’obbligo di indicare la motivazione del rifiuto e nei casi in cui è presente spesso non è legata al rispetto delle regole del processo di fatturazione elettronica, ma a problemi inerenti al rapporto di fornitura/ prestazione (rettifica prezzi, contestazioni qualità prodotti) che dovrebbero invece seguire (come avviene tra privati) i canali standard che ogni fornitore mette a disposizione per i propri clienti.
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.

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