di Francesco Cerisano
DECRETO AGOSTO/ Le misure per le autonomie. Nuova fi nestra per lo Sbloccadebiti p.a.
Più fondi, 5,5 mld per le opere. Fiere e cinema senza Imu
Un bazooka di 12 miliardi per le autonomie.A tanto ammonta l’iniezione di liquidità messa in campo dal governo per sostenere la ripresa di regioni ed enti locali. Tra ulteriori contributi compensativi dei mancati introiti causati dal Covid, fondi per gli investimenti (5,5 miliardi) e per il trasporto pubblico locale (400 milioni), proroga fi no a fi ne anno dell’esonero Tosap/ Cosap e riapertura dei termini per aderire allo Sbloccadebiti, la bozza di decreto legge «Agosto», su cui l’esecutivo sta lavorando in queste ore, stanzia per le autonomie una cifra che da sola vale quasi la metà di tutte le misure messe in campo. E per l’Imu arrivano nuovi esoneri. Gli immobili del settore turistico (stabilimenti balneari, alberghi, agriturismo, ostelli, rifugi, case vacanza, bed&breakfast, residence e campeggi), che già non hanno pagato la prima rata di giugno, non pagheranno nemmeno la seconda. Niente saldo Imu anche per i capannoni utilizzati come strutture espositive nell’ambito di eventi fi eristici o manifestazioni, nonché per i cinema e i teatri. Per questi ultimi addirittura l’esonero dall’imposta municipale potrebbe estendersi al 2021 e 2022. Vediamo tutte le misure nel dettaglio. I Fondi alle autonomie locali Si parte dai 1.470 milioni in più agli enti locali (1.020 milioni per i comuni e 450 milioni di euro per province e città metropolitane) che vanno a rimpinguare il Fondo da 3,5 miliardi già stanziato (e pagato) dal decreto Rilancio. Le regioni, come da accordo già raggiunto con il ministro per affari regionali, Francesco Boccia, vedono crescere le risorse a propria disposizione da 1,5 a 4,3 miliardi, di cui 1,7 andranno ai territori a statuto ordinario e 2,6 alle regioni e province autonome. Il ristoro della perdita di gettito subìta dalle regioni autonome sarà attuato mediante riduzione del contributo alla finanza pubblica previsto a loro carico per il 2020. Alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano viene inoltre riconosciuta la possibilità di sospendere il pagamento delle quote capitale in scadenza nel 2020 dei presiti concessi da Cdp e trasferiti al Mef. Una chance che il decreto legge « Cura Italia» (dl n.18/2020) prevedeva solo per le regioni a statuto ordinario. Viene incrementato con ulteriori 300 milioni il Fondo, inizialmente di 100 milioni, previsto dal dl 34 per ristorare parzialmente i comuni dai mancati introiti, dell’imposta di soggiorno e del contributo di sbarco, sofferti a causa del Covid. Al fi ne di sostenere il settore del trasporto pubblico locale e regionale, i cui incassi sono crollati a causa del Covid, la bozza di decreto agosto aggiunge ulteriori 400 milioni ai 500 già stanziati con il decreto Rilancio. Si tratta di una cifra ritenuta comunque insuffi ciente che, se confermata nel testo uffi ciale del decreto, enti locali e aziende di Tpl cercheranno comunque di incrementare nel cammino parlamentare del provvedimento. I fondi saranno ripartiti con decreto del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Mef, da adottarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge, previa intesa in Conferenza Unifi cata. Fondi per gli investimenti Come anticipato su ItaliaOggi del 24 luglio, per rilanciare gli investimenti locali, l’esecutivo ha deciso di anticipare i fondi stanziati con le Manovre 2019 e 2020 per le opere pubbliche di interesse locale. Dalla messa in sicurezza degli edifi ci, alle piccole opere dei comuni (cosiddetta norma Fraccaro), dal fondo di progettazione destinato agli enti locali, alla ristrutturazione di ponti e viadotti di competenza delle province e delle città metropolitane, passando per la manutenzione delle scuole, saranno in totale cinque i fondi che l’esecutivo punta a rimpinguare per mettere benzina nel motore degli investimenti locali, sfruttando il decreto legge semplifi cazioni (dl n.76/2020). Le risorse aggiuntive arriveranno grazie all’anticipo, a partire dal 2021, delle cosiddette “code” di fi nanziamento, ossia gli stanziamenti previsti dal 2030 in avanti. Fondo Fraccaro Il fondo «Fraccaro» per le piccole opere immediatamente cantierabili dei comuni raddoppierà le risorse nel 2021 aggiungendo ai 560 milioni già stanziati ulteriori 500 milioni. Si tratta di un rifi nanziamento secco (e non di un anticipo di stanziamenti futuri al 2021) che va a premiare una misura molto gradita ai comuni proprio per il carattere generalista e non selettivo che la caratterizza. Al fi ne di soddisfare tutte le richieste a fondo perduto degli enti locali, il fondo Mise per la progettazione aggiungerà 600 milioni ai 128 già previsti per il 2021. Le risorse arriveranno dall’anticipo dei 200 milioni annui previsti per le annualità 2032, 2033 e 2034 e saranno fi nalizzate allo scorrimento della graduatoria dei progetti ammissibili per l’anno 2020. Gli enti beneficiari del contributo saranno individuati con comunicato del Viminale da pubblicarsi entro il 5 novembre 2020. I comuni dovranno confermare l’interesse al contributo con comunicazione da inviare entro 10 giorni dalla data di pubblicazione del comunicato. Il ministero dell’interno provvederà a formalizzare le relative assegnazioni con decreto entro il 30 novembre 2020. Fondo opere pubbliche per la messa in sicurezza di edifi ci e territorio Per il 2021 il fondo, istituito dalla legge di bilancio 2019 (legge n.145/2018) e rifi nanziato dalla Manovra 2020, sarà integrato con una dotazione di 2 miliardi e 650 milioni grazie all’anticipo degli stanziamenti previsti per gli anni 2031-2034 (750 milioni nel 2031, 800 milioni nel 2032 e 2033 e 300 milioni nel 2034). Le risorse assegnate ai comuni saranno incrementate di 900 milioni di euro per il 2021 e 1.750 milioni di euro per il 2022 e saranno fi nalizzate allo scorrimento della graduatoria delle opere ammissibili per il 2021. Gli enti benefi ciari del contributo saranno individuati con comunicato del Viminale da pubblicarsi entro il 31 gennaio 2021. I comuni benefi ciari confermeranno l’interesse al contributo con comunicazione da inviare entro 10 giorni dalla data di pubblicazione del comunicato e il Viminale provvederà a formalizzare le relative assegnazioni con decreto entro il 28 febbraio 2021. Scuole di Province e città metropolitane Per gli interventi di manutenzione delle scuole a carico di province e città metropolitane verranno resi disponibili 1 miliardo e 125 milioni, frutto dell’anticipazione al 2021 dei 225 milioni annui stanziati per ciascuna delle annualità dal 2030 al 2034. Ponti e viadotti di province e città metropolitane Per la manutenzione di ponti e viadotti arriveranno alle province ulteriori 600 milioni che andranno ad aggiungersi ai 410 già stanziati. Con decreto del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Mef , da emanarsi entro il 31 gennaio 2021, previa intesa in Conferenza unifi cata, sarà disposta l’assegnazione delle risorse a favore delle città metropolitane e delle province territorialmente competenti, sulla base di un piano che classifi chi i programmi di intervento presentati secondo criteri di priorità legati al miglioramento della sicurezza, al traffi co interessato e alla popolazione servita. Proroga dei termini per lo Sbloccadebiti La bozza di decreto «Agosto» prevede una nuova fi nestra temporale per richiedere l’anticipazione di liquidità fi nalizzata al pagamento di debiti certi, liquidi e esigibili maturati al 31 dicembre 2019. Gli enti, che non abbiano già ottenuto entro il 24 luglio l’anticipazione prevista dal decreto Rilancio, potranno fare richiesta tra il 20 settembre e il 9 ottobre per accedere alle risorse residue del Fondo di 8 miliardi stanziato dal dl 34. Esenzioni Imu per il settore del turismo e dello spettacolo La bozza di decreto «Agosto» conferma anche per la seconda rata Imu l’esonero per gli immobili del settore turistico (stabilimenti balneari, alberghi, agriturismo, ostelli, rifugi, case vacanza, bed&breakfast, residence e campeggi) a condizione che i proprietari siano anche i gestori delle attività. A queste categorie di immobili si aggiungono i capannoni utilizzati come strutture espositive nell’ambito di eventi fi eristici o manifestazioni, nonché i cinema e i teatri sempre a condizione che i proprietari siano anche i gestori. Per cinema e teatri l’esonero Imu potrebbe valere (il condizionale è d’obbligo trattandosi ancora di una bozza) anche per il 2021 e 2022.
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.
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