di Luigi Oliveri
Cortocircuito programmatico negli enti locali. Lo schema di decreto attuativo e le linee guida relative al Piao (piano integrato di attività ed organizzazione) non si coordinano con le regole che disciplinano per gli enti locali la programmazione strategica e, conseguentemente, il Dup, documento unico di programmazione. Ai sensi dell’articolo 3, dello schema di decreto di attuazione del Piao, che disciplina la sottosezione Valore pubblico, in tale sottosezione sono da definire «i risultati attesi in termini di obiettivi generali e specifici, programmati in coerenza con i documenti di programmazione finanziaria adottati da ciascuna amministrazione» e «gli obiettivi di valore pubblico generato dall’azione amministrativa, inteso come l’incremento del benessere economico, sociale, educativo, assistenziale, ambientale, a favore dei cittadini e del tessuto produttivo». Si tratta, nella sostanza, di contenuti programmatori riferibili, nell’ordinamento locale, proprio al Dup, documento unico di programmazione.
C’è, allora, da porsi la domanda se il decreto emanando intenda e, comunque possa, assorbire ed abrogare il Dup, oggetto di disciplina speciale del dlgs 267/2000 e dei connessi principi contabili. La risposta appare decisamente negativa. Lo schema di Dup ha contenuti più ampi e diversi ed, inoltre, la scansione temporale di approvazione non si coordina con quella del Piao. Infatti, quest’ultimo, secondo le indicazioni (per altro non pienamente persuasive) dello schema di decreto è di competenza della giunta e va approvato entro il 31 gennaio, oppure, nel caso di provvedimenti che dispongano lo slittamento della data di approvazione del bilancio di previsione, entro 30 giorni dall’approvazione di quest’ultimo. Il Dup è presentato dalla giunta al consiglio entro il 31 luglio di ogni anno, con successiva nota di aggiornamento entro il 15 novembre; il Dup è approvato dal consiglio. Vi sono evidenti incoerenze. Non a caso, lo schema di decreto dispone: «per gli enti locali la sottosezione a) sul valore pubblico fa riferimento alle previsioni generali contenute nella Sezione strategica del documento unico di programmazione». Si vuole, quindi, salvaguardare l’autonomia del Dup rispetto al Piao, sicchè la sottosezione Valore pubblico del Piao, per gli enti locali rischia di consistere in una duplicazione, non si sa bene come e quanto semplificata del Dup. L’articolo 6 del dl 80/2021 non attribuisce al Piao, è bene evidenziarlo, il compito di assorbire la programmazione finanziaria e contabile. Tuttavia, la presenza della sottosezione Valore pubblico pare proprio indurre alla riproduzione, nel Piao, di parte delle indicazioni già presenti nel Dup, per altro inducendo ad una forte confusione tra le competenze della giunta e quelle consiliari.
In collaborazione con Mimesi s.r.l.
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