Enti in impasse sui nuovi canoni

ItaliaOggi
11 Dicembre 2020
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di Matteo Barbero
Comuni in affanno sui regolamenti
Impasse sui nuovi canoni. Al momento, non è dato sapere se la nuova disciplina entrerà in vigore dal 1° gennaio, se ci sarà una proroga per tutti o se si prevederà la semplice facoltà di adeguarsi, con la possibilità di mantenere in piedi gli attuali prelievi (si veda ItaliaOggi del 30/10 e del 3/12/2020) La novità più impattante riguarda il canone che dovrebbe sostituire la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (Tosap), disciplinata dagli articoli da 38 a 57 del dlgs n. 507/1993, il canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Cosap), disciplinato dall’art. 63 del dlgs n. 446/1997, l’imposta comunale sulla pubblicità e il diritto sulle pubbliche affi ssioni, disciplinata dal Capo I del dlgs n. 507/1993, il canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari (Cimp) disciplinato dall’art. 62 del dlgs n. 446/1997 e il canone previsto dal Codice della strada di cui all’art. 27 del dlgs n. 285/1992, limitatamente alle strade di pertinenza dei comuni e delle province. La questione più complessa riguarda però la evidente commistione fra prelievi tributari e patrimoniali, che pare un rischio enorme di contenzioso Per cui è auspicabile un rinvio della nuova disciplina. In mancanza, anche la soluzione di approvare comunque il bilancio e rimandare l’eventuale approvazione del regolamento sul canone rischia di prestarsi a contenziosi. A legislazione vigente, comunque, il nuovo canone costringe gli enti a rivedere, entro la fi ne dell’anno, procedure e regolamenti ormai consolidati, anche in considerazione delle somme da iscrivere nei propri bilanci, dovendo quantifi care le nuove tariffe per garantire il medesimo gettito. Occorrerà dotarsi di apposito software, nel caso il servizio sia gestito internamente, tenendo conto delle diverse attività degli uffici che seguono il rilascio dei titoli di concessione o autorizzazione. Senza dimenticare l’altra partita, che riguarda il nuovo canone mercatale chiamato a sostituire non solo la Tosap/Cosap, ma anche la Tari, compresa la Tari corrispettiva. E che dovrebbe essere riscosso unicamente attraverso il sistema Pago Pa.
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.

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