Togliere l’incandidabilità per i sindaci che ambiscono a un seggio in Parlamento. A chiederlo sono i primi cittadini del centrosinistra, che presenteranno un emendamento ai disegni di legge in discussione in Parlamento sulla responsabilità dei sindaci.
A spiegarlo è Matteo Ricci, primo cittadino di Pesaro, coordinatore dei sindaci del Pd e presidente nazionale di ALI (Autonomie locali italiane). «ll Pd ha avuto la forza e il coraggio di presentare un pacchetto di norme a firma Zanda, Parrini (il ddl presentato a giugno, ndr) e altri a tutela dei sindaci – sottolinea Ricci – ringraziamo molto, perché finalmente qualcuno è passato dalle parole ai fatti con un provvedimento che tutelerà i sindaci dal punto di vista penale e che riconoscerà lo sforzo che ogni giorno migliaia di sindaci fanno sul territorio. Quindi speriamo che questo provvedimento vada avanti velocemente».
Manca però una parte, avverte Ricci, e per questo «presenteremo un emendamento che riguarda l’incandidabilità dei sindaci». Oggi, spiega infatti il primo cittadino di Pesaro, «c’è una norma che a nostro parere è discriminatoria, perché solo i sindaci per candidarsi in Parlamento si devono dimettere almeno sei mesi prima delle elezioni. Questo ovviamente è un ostacolo insormontabile, perché significa far scattare il commissariamento del Comune».
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