Decreto Aiuti approvato al Senato mentre il Governo rischia di cadere (TESTO E SCHEDE DI LETTURA)

Il Decreto Aiuti, approvato definitivamente ieri (IL TESTO) e atteso entro domani sulla Gazzetta Ufficiale, mette in campo interventi complessivi per quasi 20 miliardi. Ai circa 16 di partenza si sono aggiunti i 3 miliardi stanziati dall’Esecutivo due settimane fa per prorogare il bonus bollette alle famiglie fino al terzo trimestre e soprattutto per sbloccare gli stoccaggi di gas in previsione di uno stop delle forniture da parte della Russia.

15 Luglio 2022
Modifica zoom
100%

Con 172 sì e 39 no, il Senato, nella tormentata giornata politica di ieri, ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente, nel testo licenziato dalla Camera, il ddl di conversione, con modificazioni, del decreto legge 17 maggio 2022, n. 50 (cd. Decreto Aiuti), recante misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina.

La crisi di Governo

Come noto il Movimento 5 Stelle non ha votato la fiducia al Governo posta sul decreto con una decisione che per il premier Draghi ha significato il venir meno della maggioranza di unità nazionale e del “patto di fiducia alla base dell’azione di governo”. Draghi si è quindi recato dal Presidente della Repubblica per presentare le dimissioni. Dimissioni che sono state respinte da Mattarella.
La crisi di Governo è pertanto congelata fino a mercoledì prossimo, giorno in cui il premier dimissionario è invitato “a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni, affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione”.

Riforma TUEL a rischio

Uno stallo quello venutosi a creare nel Governo che rischia di travolgere alcune delle importanti riforme in corso tra cui quella (attesa da anni) degli Enti locali (riforma TUEL), infuocando la rivolta delle Province riunite proprio questa settimana nell’assemblea nazionale dell’UPI a Ravenna.
“È una vergogna vera – ha affermato dal palco il presidente UPI Michele de Pascale -, il punto è che il nuovo Testo unico degli Enti locali è pronto da mesi. Ma non è riuscito ad approdare in Consiglio dei ministri”.
La riforma, tra le altre novità, ripensa le responsabilità dei sindaci, limitandole all’azione politica e attribuendo ai dirigenti quelle gestionali. Alza a 15mila abitanti la soglia entro cui è possibile candidarsi per il terzo mandato. Riscrive inoltre gli ordinamenti delle Province che oggi sono azzoppati dalla riforma del 2014 pensata in vista di un’abolizione bocciata dal referendum costituzionale, con i presidenti senza giunta e con mandati che non coincidono con quelli dell’assemblea. In un caos istituzionale destinato a durare.

Cosa c’è nel Decreto Aiuti convertito in legge

Il Decreto Aiuti, approvato definitivamente ieri (IL TESTO) e atteso entro domani sulla Gazzetta Ufficiale, mette in campo interventi complessivi per quasi 20 miliardi. Ai circa 16 di partenza si sono aggiunti i 3 miliardi stanziati dall’Esecutivo due settimane fa per prorogare il bonus bollette alle famiglie fino al terzo trimestre e soprattutto per sbloccare gli stoccaggi di gas in previsione di uno stop delle forniture da parte della Russia.
Tra le novità più rilevanti contenute nel decreto si segnalano quelle concernenti il fisco: a partire da domenica, con l’entrata in vigore della legge di conversione, per le nuove richieste di rateizzazione delle cartelle esattoriali aumenta da 60mila a 120mila euro il limite massimo dei debiti con il fisco iscritti a ruolo per cui può essere prevista, singolarmente, la rateizzazione fino a 10 anni in forma semplificata ossia senza l’obbligo di dover dimostrare lo stato di difficoltà in cui si trova il contribuente. In ulteriore istanza, sale da 5 a 8 il massimo di rate non pagate oltre cui si decade dalla rateizzazione e si prevede che chi è decaduto dalla rateazione di uno o più carichi possa comunque chiedere una nuova dilazione del pagamento di altri debiti fiscali.
Con riferimento al Superbonus 100% viene prorogato di tre mesi il termine previsto per realizzare il 30% dei lavori effettuati sulle unità immobiliari dalle persone fisiche, soglia necessaria per avvalersi nel 2022 dell’applicazione del Superbonus 110%. La norma precisa che il conteggio del 30% va riferito all’intervento nel suo complesso, comprensivo anche dei lavori non agevolati al 110%.

> IL TESTO APPROVATO

> LE SCHEDE DI LETTURA

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento