La modifica della disciplina del canone patrimoniale (CUP) applicabile alle infrastrutture di telecomunicazione ubicate su aree comunali, operata attraverso l’introduzione del comma 831-bis, sta generando importanti perdite di gettito per i Comuni interessati, che a tutt’oggi non appaiono adeguatamente considerate dal Legislatore e dal Governo.
Alle difficoltà finanziarie sopracitate, si aggiungono le “pretese” di alcuni operatori economici del settore che, interpretando a loro esclusivo favore la nuova disposizione, hanno avviato massicce iniziative di “sollecito” ai Comuni, tese a rinegoziare/modificare/estinguere assetti contrattuali anche riconducibili all’agire privatistico degli enti locali.
Rispetto a queste pretese pubblichiamo la nota di chiarimento IFEL finalizzata a fornire utili orientamenti agli enti interessati.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento