Non è sufficiente all’ente dimostrare il recupero del disavanzo e i miglioramenti della propria liquidità per chiudere il blocco della spesa discrezionale, ai sensi dell’art.148-bis del Tuel, se l’ente non abbia adeguato i rischi del contenzioso ed esistono ancora debiti fuori bilancio da riconoscere. Sono queste le indicazioni della Corte dei conti per la Sicilia (deliberazione n.105/2022) che ha ricalcolato il rischio di soccombenza sulla base del contenzioso in essere dell’ente locale.
La verifica
Un ente locale siciliano, a seguito dei chiarimenti disposti dal magistrato istruttore sul fondo rischi contenzioso, ha evidenziato l’importo oggetto di accantonamento del fondo contenzioso nel conto consuntivo 2019 per il pagamento di potenziali oneri derivanti da sentenze, cui sono stati aggiunti altri accantonamenti per debiti potenziali per provvedimenti derivanti da sentenze ancora non esecutive.
Il magistrato istruttore ha chiesto un dettaglio di tutto il contenzioso esistente a carico dell’ente al 31/12 su cui ha calcolato una passività probabile. l’ammontare complessivo del contenzioso in cui l’Ente è convenuto oppure resistente oppure opponente in giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo è pari a euro 1.300.337,88, di cui euro 170.000,00 con effettivo rischio di probabile soccombenza dell’Ente. Inoltre, l’ammontare complessivo dei pagamenti cui l’ente sarebbe obbligato in base a sentenze e provvedimenti giudiziari non ancora esecutivi sarebbe pari a euro 73.140,86.
Il calcolo del Collegio contabile
Sulla base dell’elenco del contenzioso fornito dall’ente locale relativo a 15 giudizi in corso, il Collegio contabile li ha riepilogati nella seguente tabella fornendo anche la percentuale di rischio per il relativo accantonamento da considerarsi congruo:
Importo complessivo | Rischio | Verifica congruità accantonamenti |
28.970,48 € | 50% | 14.485,24 € |
11.113,03 € | 49% | 5.445,38 € |
299.000,00 | 75% | 224.250,00 € |
459.796,68 € | 50% | 229.898,34 € |
33.586,11 € | 10% | 3.358,61 € |
988.383,32 € | 0% | 0,00 € |
93.989,70 € | 50% | 46.994,85 € |
325.326,08 € | 0% | 0,00 € |
14.804,00 € | 100% | 14.804,00 € |
115.325,91 € | 0% | 0,00 € |
TOTALE 2.370.295,31 | 539.236,42 |
Alla luce della ricostruzione dell’ente emerge un rilevante contenzioso, con un rischio almeno pari ad euro 539.236,42, con conseguente sottostima del fondo di almeno euro 404.236,42 e disavanzo latente.
Altri accantonamenti
In aggiunta, al fondo contenzioso, l’ente ha effettuato i seguenti ulteriori accantonamenti prudenziali:
- a) debiti potenziali per provvedimenti non ancora esecutivi (€ 73.140,86): accantonamento effettuato, come da allegato predisposto dal I Settore Affari Generali/Contenzioso e trasmesso al Revisore pro-tempore, relativamente all’ammontare complessivo dei pagamenti cui l’Ente sarebbe obbligato in base a sentenze e provvedimenti giudiziari non ancora esecutivi;
- b) fondo passività potenziali (€ 50.000,00): si tratta di un accantonamento per esigenze prudenziali, derivanti per esempio da potenziali debiti nascenti da richieste di restituzione di somme (Regione, Ministeri) legate a progetti la cui rendicontazione è in corso di approvazione; differisce dal Fondo contenzioso, in quanto quest’ultimo è legato a rischi di soccombenza su procedure giudiziarie in corso;
- c) copertura debiti fuori bilancio e rapporti/differenze con il fondo di cui alla lett. a) (€ 112.517,42): si tratta di accantonamento effettuato a seguito delle attestazioni trasmesse da parte dei Responsabili di settore in occasione del rendiconto di gestione su fatti o atti idonei a produrre debiti fuori bilancio, maturati alla data del 31.12.2020; si riferiscono in parte a sentenze divenute esecutive e in parte a spese non coperte da relativo impegno;
- d) refusione spese legali da contenziosi (€ 23.629,39): somme quantificate facendo riferimento alle spese legali da rimborsare agli amministratori e ai dipendenti di questo Ente, a seguito di sentenze di assoluzione dell’imputato dai reati ascrittigli perché “il fatto non costituisce reato” e/o “perché il fatto non sussiste”.
Su tale ulteriori accantonamenti i giudici contabili danno atto che l’ente ha correttamente accantonato (dal punto di vista delle voci e non della quantificazione, non verificabile) le diverse tipologie di passività potenziali, secondo una non diffusa (ma opportuna) tecnica di copertura dei rischi potenziali o già maturati (come nei debiti fuori bilancio).
Infine, sono stati segnalati debiti fuori bilancio in attesa di riconoscimento per euro 112.517,42.
Conclusioni
Dall’esame dei conti, il Collegio contabile ha accertato la non congruità degli accantonamenti al fondo contenzioso, con conseguente sottostima di almeno euro 404.236,42 e disavanzo latente e, in particolare, la presenza di debiti fuori bilancio ancora da riconoscere e finanziare, ciò che giustifica l’applicazione delle misure interdittive dei programmi di spesa, ai sensi dell’art. 188, comma 1 quater, del TUEL.
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