Lo scopo è quello di evitare, nella realtà dei fatti, errori formali e/o sostanziali oppure incongruenze che potrebbero inficiare la regolarità contabile complessiva del rendiconto.
Abbreviazioni: CE = conto economico, SP = stato patrimoniale.
CONTROLLI DI CASSA TRA CONTO DEL BILANCIO E STATO PATRIMONIALE ATTIVO
Scopo: verificare la coincidenza tra valori di cassa nella contabilità finanziaria con le rispettive voci dello stato patrimoniale.
Confrontare:
– cassa del conto del bilancio dell’Ente con la cassa del conto del Tesoriere ed in particolare:
Cassa iniziale
Riscossioni
Pagamenti
Cassa Finale
– con Disponibilità liquide – Conto di tesoreria (da SP attivo voce C IV 1)
N.B. l’eventuale differenza può derivare dalla presenza di anticipazioni di cassa o da eventuali pignoramenti per azioni esecutive.
CONTROLLI TRA RISULTATO ECONOMICO E VARIAZIONE DI PATRIMONIO NETTO
Confrontare:
– Risultato di esercizio (da CE)
– Patrimonio netto (da SP passivo, voce A)
Valore iniziale
Valore finale
Differenza
N.B. l’eventuale differenza tra risultato di esercizio e differenza tra valore finale del patrimonio netto e rispettivo valore iniziale, può derivare dalla contabilizzazione degli oneri a computo.
Per i Comuni, la quota dei permessi di costruire che – nei limiti stabiliti dalla legge – non è destinata al finanziamento delle spese correnti, costituisce incremento delle riserve.
Vedasi punto 6.3 – Patrimonio netto – Principio contabile applicato concernente la contabilità economico-patrimoniale, Allegato n. 4/3 al D. Lgs. 23/6/11, n. 118
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