Si è svolta ieri  la riunione dell'Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli Enti Locali. All'ordine del giorno: il tema delle procedure di dissesto finanziario degli enti locali.

In seguito della verifica dei conti di un comune, tra le varie irregolarità riscontrate, i giudici contabili hanno riscontrato la classificazione di residui attivi al titolo VI.

Il parere contabile del responsabile finanziario, reso nelle deliberazioni di giunta o di consiglio, rappresenta un atto di attestazione della regolarità contabile della manifestazione della volontà degli organi politici.

La deliberazione del Consiglio comunale di chiusura anticipata del piano di riequilibrio finanziario, per superamento delle criticità dovute al riassorbimento del disavanzo certificato in sede di procedura di riequilibrio finanziario, non è stato considerato sufficiente dalla Corte dei conti.

Gli enti locali che hanno dichiarato il dissesto e che si trovano in una situazione di anticipazione di cassa devono ora applicare le regole stabilite dalla legge di bilancio 2018 che ha modificato l’art. 255, del TUEL.

Arconet ha affrontato il problema di rendere più efficace il recupero del disavanzo valutando alcune proposte di modifica dirette ad attribuire maggiore rilevanza ai piani di rientro e prevedere il recupero dei disavanzi.

Un ente in riequilibrio finanziario, con relativo piano approvato dalla Corte dei conti, ha chiesto a tacitazione delle pretese del creditore, nascenti da sentenza inoppugnabile, una transazione.