Bilancio 2020 enti pubblici, l’emergenza non allenta i vincoli di spesa per l’acquisto di beni e servizi

il sole24ore
23 Aprile 2020
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di Marco Rossi

La circolare RgS n. 9/2020 Conla circolare n. 9/2020, laRagioneria generale dello Stato ha provveduto ad aggiornare il precedente documento (circolare n. 34/2019) sulla predisposizione del bilancio di previsione 2020 degli enti e degli organismi pubblici. Due sono gli elementi nuovi su cui si focalizza il nuovo intervento del Mef: da una parte, le disposizioni della legge 160/2019 (la Legge di Bilancio) e, dall’altra parte, i provvedimenti in via d’urgenza adottati dal Governo per fronteggiare l’emergenza Covid- 19. Nell’ambito della circolare è comunque sottolineato che, per le realtà sanitarie (Asl, aziende ospedaliere, Irccs eccetera), le istruzioni rientrano comunque tra le specifiche competenze delle Regioni, mentre per le istituzioni di ricerca, istruzione, culturali e museali occorre fare riferimento alle indicazioni dei ministeri vigilanti. Il recepimento delle nuove istruzioni, e del conseguente impatto, può essere naturalmente assicurato mediante apposite variazioni di bilancio ovvero attraverso la rimodulazione del budget con l’adozione di provvedimenti oggetto di approvazione da parte delle amministrazioni vigilanti, tenendo conto del parere dei collegi dei revisori e sindacali. É evidenziato che le spese sostenute per dare attuazione ai provvedimenti adottati (come le spese informatiche per l’attivazione dello smart working o per approvvigionamenti di strumenti e attrezzature sanitarie) possono ritenersi escluse dai limiti laddove finanziate da trasferimenti dello Stato o di enti territoriali oppure derivanti da disponibilità di bilancio dell’ente o organismo. In termini restrittivi, invece, sono richiamati gli obblighi di contenimento della spesa per l’acquisto di beni e servizi, con il conseguente versamento al bilancio dello Stato dell’analogo importo 2018 maggiorato del 10%. Per l’individuazione delle fattispecie interessate occorre distinguere gli enti in contabilità finanziaria da quelli in contabilità civilistica: i primi devo fare riferimento alle corrispondenti voci del piano integrato dei conti; i secondi, invece, alle voci B6), B7) e B8) del conto economico del bilancio di esercizio redatto secondo lo schema previsto. Peraltro, il limite può essere superato in presenza di un corrispondente aumento dei ricavi o delle entrate rispetto al corrispondente valore 2018. Parallelamente, è approfondito l’obbligo di realizzare il risparmio di spesa annuale in misura pari al 10% della spesa annuale media per la gestione corrente del settore informatico sostenuta nel biennio 2016/2017, anche mediante il riuso dei sistemi e degli strumenti Ict (con risparmio può essere ridotto al 5% in presenza di determinate condizioni). Per ogni migliore applicazione, sono puntualmente identificati i conti del piano integrato che sono interessati dalla disposizione indicata.

Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.

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