Lo slittamento potrebbe arrivare per decreto alla Stato-Città di martedì
Potrebbe arrivare già martedì prossimo in Conferenza Stato-Città il rinvio dei bilanci comunali e provinciali al 31 marzo 2023, che si porterebbe dietro anche i termini per fissare le aliquote dell’Imu e degli altri tributi locali per l’anno prossimo.
La trattativa è partita ufficialmente nelle scorse ore. Ma come ogni anno l’ipotesi era già nell’aria per le incertezze collegate alle ricadute della manovra sui conti locali. Da quando è stato fissato nel Testo unico sugli enti locali del 2000, del resto, il termine per l’approvazione dei preventivi entro il 31 dicembre dell’anno precedente non è mai stato rispettato. E per l’ennesima volta quest’anno si aggiungono alle incognite fisiologiche anche quelle extra collegate all’emergenza, al punto che pur essendo vicina la metà di dicembre molti Comuni hanno difficoltà ad assestare i conti del 2022 e vedrebbero con favore uno slittamento ex post della scadenza per le variazioni di bilancio fissata al 30 novembre. Il decreto per l’ultima rata degli aiuti contro il caro energia, con la distribuzione fra Comuni, Città metropolitane e Province dei 150 milioni messi a disposizione dal decreto Aiuti-quater ora in discussione al Senato, è atteso del resto dalla stessa Stato-Città già convocata in via straordinaria per martedì prossimo. La quarta tranche, con i 200 milioni finanziati dal decreto Aiuti-ter, è invece appena stata distribuita con il decreto del Viminale del 6 dicembre scorso.
Ma la prima partita si giocherà all’inizio della settimana prossima sulla conversione del decreto Aiuti-quater. Dove potrebbe entrare fra le altre cose la proroga almeno fino a giugno 2023 delle norme emergenziali che liberalizzano dehors e tavolini all’aperto.
* Articolo integrale pubblicato su Italiaoggi del 12 dicembre 2022.
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