Bassa capacità di riscossione e debiti fuori bilancio non riconosciuti. Le indicazioni dei giudici contabili

Dall’analisi dei conti consuntivi di un ente locale, la Corte dei conti si è soffermata su due rilevanti criticità: a) la bassa capacità di riscossione sia in conto competenza che in conto residui; b) il mancato riconoscimento di debiti fuori bilancio.

11 Ottobre 2019
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Dall’analisi dei conti consuntivi di un ente locale, la Corte dei conti della Sardegna (deliberazione n.69 del 9 ottobre 2019) si è soffermata su due rilevanti criticità: a) la bassa capacità di riscossione sia in conto competenza che in conto residui; b) il mancato riconoscimento di debiti fuori bilancio. Per entrambe le criticità i giudici contabili hanno indicato le opportune azioni intestate all’ente locale in tema di equilibri di bilancio.

La bassa capacità di riscossione

Particolare attenzione hanno riservato i giudici contabili, dall’analisi dei conti consuntivi dell’ente locale sottoposto a verifica, alle percentuali di incassi ottenuti nel titoli I° sia in conto competenza sia in conto residui prendendo a riferimento l’evoluzione degli ultimi tre consuntivi.

Riscossioni in conto competenza: 1)  esercizio 2016: 65,65%; 2) esercizio 2017: 58,06%; 3) esercizio 2018: 42,67%.

Riscossione in conto residui: 1) esercizio 2016: 9,84%; 2) esercizio 2017: 10,95%; 3) esercizio 2018: 9,70% .

Tra le varie componenti delle entrate del titolo I° è stata rimarcata una situazione particolarmente deficitaria della capacità di riscossione della TA.RI., componente fondamentale delle entrate del citato titolo.

Dalla riscontrata capacità di riscossione e della sua evidente criticità, in sede istruttoria sono stati chiesti chiarimenti all’ente locale che ha riferito come questa criticità era stata rilevata dall’organo di revisione contabile, tanto che l’organo esecutivo ha fornito precisi indirizzi già nel 2017 alla struttura di procedere all’affidamento ad una impresa esterna del servizio di supporto all’ufficio tributi per la verifica e l’allineamento delle banche dati TARI E IMU per gli anni pregressi e non prescritti.

Secondo il Collegio contabile la risposta del comune e le attività previste di affidamento del supporto ai tributi ad una società esterna non può di per se indicare che la criticità sia superata, anche in ragione del tempo fisiologicamente necessario a ripristinare condizioni di ordinaria efficienza del servizio tributi e della conseguente attività di riscossione. Anzi, dai dati delle riscossioni emerge come l’anno 2018 sia peggiore rispetto all’anno 2017.

I giudici contabili della Sardegna invita l’ente ad attivarsi con urgenza attivando tutte le iniziativi idonee a incrementare significativamente la percentuale di riscossione delle entrate proprie, tributarie ed extratributarie, contestualmente attivandosi per evitare la prescrizione dei crediti più risalenti.

Debiti fuori bilancio

Anche dal lato dei debiti fuori bilancio, il Collegio contabile ha rilevato come vi sia stata una tendenza crescente del fenomeno dei DFB che, nell’esercizio 2018, ha assunto una consistenza finanziaria tale da integrare il pertinente indice di deficitarietà strutturale, previsto al punto n. 6 del D.M. 28.12.2018.

La crescente esposizione dell’ente a crescenti debiti fuori bilancio impone all’ente locale una attenta ed oculata programmazione di bilancio, idonea a rendere del tutto eccezionale la formazione di DBF, conformando le procedure di spesa alle regole previste dagli artt. 191 e 192 del d.lgs. n. 267/2000.

Ricorda il Collegio contabile come, qualora si sia in presenza di debiti fuori bilancio, l’ente deve rispettare le indicazioni legislative ed in modo particolare l’art. 188, comma 1-quater, d.lgs. n. 267/2000 secondo cui “Agli enti locali che presentino, nell’ultimo rendiconto deliberato, un disavanzo di amministrazione ovvero debiti fuori bilancio, ancorchè da riconoscere, nelle more della variazione di bilancio che dispone la copertura del disavanzo e del riconoscimento e finanziamento del debito fuori bilancio, è fatto divieto di assumere impegni e pagare spese per servizi non espressamente previsti per legge. Sono fatte salve le spese da sostenere a fronte di impegni già assunti nei precedenti esercizi.”

Infine, rilevano i giudici contabili sardi una non corretta programmazione da parte dell’ente che permetta una formazione continua e crescente di debiti fuori bilancio è idonea, se non si prendono le opportune azioni correttive, a compromettere gli equilibri di bilancio.

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