Con l’entrata in vigore della Legge 29 luglio 2021 n. 108, di conversione del Decreto Legge 31 maggio n. 77, sono state apportate importanti novità in tema di usi civici. Nell’iter di conversione parlamentare del DL, infatti, è stato introdotto un articolo, il 63-bis, che interviene in materia di trasferimenti di diritti di uso civico e permute aventi a oggetto terreni a uso civico.
Nello specifico, mediante l’introduzione di tre nuovi commi (8-bis, 8-ter e 8-quater) all’art. 3 della Legge 20 novembre 2017, n. 168, si prevede che le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano possano consentire ai Comuni i trasferimenti di diritti di uso civico e le permute – nei casi di terreni appartenenti al demanio civico in situazione di accertata e irreversibile trasformazione – in altre aree appartenenti al patrimonio disponibile degli Enti territoriali e locali, esclusivamente per terreni di superficie e valore equivalente.
Affinché questo possa avvenire, i terreni:
- devono aver perso irreversibilmente la conformazione fisica o la destinazione funzionale di terreni agrari, boschivi o pascolativi per oggettiva trasformazione prima della data di entrata in vigore della legge 8 agosto 1985, n. 431, e le eventuali opere realizzate siano state autorizzate dall’amministrazione comunale;
- devono essere stati utilizzati in conformità ai vigenti strumenti di pianificazione urbanistica;
- non devono essere stati trasformati in assenza dell’autorizzazione paesaggistica o in difformità da essa.
I trasferimenti di diritti di uso civico e le permute hanno a oggetto terreni di superficie e valore ambientale equivalenti che appartengono al patrimonio disponibile degli enti. Questi terreni vengono di conseguenza demanializzati, mentre quelli dai quali sono trasferiti i diritti di uso civico vengono di conseguenza sdemanializzati e su di essi è mantenuto il vincolo paesaggistico. La norma punta a risolvere una criticità derivante dalla precedente impossibilità, per i Comuni, di rilasciare l’attestazione relativa alla proprietà delle opere realizzate su terreni a uso civico in conformità agli strumenti di pianificazione urbanistica, inibendo, ad esempio, l’accesso dei proprietari a misure di agevolazione come il bonus facciate o il 110% per le ristrutturazioni edilizie.
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Il Prontuario si caratterizza come strumento agile e pratico, ricco di schede e tabelle riassuntive, con innumerevoli indicazioni procedurali e puntuali richiami alla normativa vigente e alla più recente e significativa giurisprudenza.Questa nona edizione è stata interamente riveduta e aggiornata in tutti i suoi riferimenti normativi e giurisprudenziali, da ultimo con riguardo alle novità introdotte dal cosiddetto Decreto Semplificazioni, ossia il decreto-legge 76/2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, che ha apportato importanti novità, tra cui quelle in materia di ristrutturazioni, manutenzione straordinaria ed attività edilizia libera.Il testo offre, pertanto, un quadro completo e aggiornato degli interventi edilizi e dei relativi titoli abilitativi, oltre a tutte le indicazioni operative per lo svolgimento delle attività di controllo, di accertamento e di polizia giudiziaria.Stefano MainiAvvocato, addetto presso l’Avvocatura civica del Comune di Modena e docente per diversi organismi di formazione.
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