di Vincenzo Giannotti
Le sezioni riunite della Corte dei conti danno il via libera ma con precise cautele
Agli esercizi commerciali in crisi a causa del Covid
Riduzione possibile dei canoni di affi tto degli enti locali a causa della pandemia ma con precisa cautele. Arriva il parere positivo delle sezioni riunite della Corte dei conti (deliberazione n.7/2021) all’ipotesi di rinegoziazione al ribasso dei canoni di affi tto dei beni immobili degli enti locali dati in locazione agli esercizi commerciali di somministrazione di alimenti e bevande, particolarmente incisi dalla prolungata crisi sanitaria da Covid-19, nel rispetto di opportune cautele. Le sezioni riunite della Corte dei conti sono state sollecitate dalla sezione regionale dell’Emilia Romagna (deliberazione n.32/2021) per stabilire se sia o meno possibile per gli enti locali, possessori di beni immobili dati in locazione ad esercenti attività commerciali, particolarmente colpiti dalle chiusure prolungate nel periodo dell’emergenza sanitaria, ridurre il canone di affi tto rispetto alla originaria previsione contrattuale. La riduzione del canone di locazione da parte dell’ente locale, nei confronti di esercenti attività commerciali (nel caso di specie attività di ristorazione) che hanno subìto rilevanti perdite dovute alle chiusure imposte dal governo centrale, può essere disposta in via temporanea, all’esito di una approfondita analisi dei diversi interessi coinvolti, con obbligo di esternarli nella motivazione del relativo provvedimento amministrativo. Resta, inoltre, ferma la necessità, da parte dell’ente locale, di rispettare la disciplina europea in materia di aiuti di Stato.
Le sezioni riunite della Corte dei conti indicano alcune obbligatorie verifiche preliminari, che l’ente locale deve effettuare ed indicare nel provvedimento temporaneo, in caso di disposta riduzione del canone di affi tto, ferma restando l’immutabilità della durata contrattuale che non può che restare quella originaria. L’ente locale deve dare dimostrazione, in via principale, della signifi cativa diminuzione del valore di mercato del bene oggetto di locazione. L’ente, inoltre, deve verifi care se, in caso di rescissione del contratto di locazione, il bene potrebbe essere oggetto di conduzione diretta per soddisfare interessi della propria comunità, ovvero porlo sul mercato salvaguardando il valore di affi tto originario o migliore rispetto alla riduzione rinegoziata con l’attuale gestore (ad esempio perché potrebbe essere utilizzabile per attività meno colpite dall’emergenza sanitaria). Infi ne, dovrà essere effettuata una dettagliata analisi della riduzione delle entrate in termini di equilibri di bilancio, al fi ne che tali minori entrate non incidano con una correlata riduzione compensativa di spese di rilevo sociale, anche a fronte delle minori entrate complessive che gli stessi enti locali hanno sofferto per la pandemia ancora in corso.
Rassegna stampa in collaborazione con Mimesi s.r.l.
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