La Ragioneria generale dello Stato ha reso disponibili i modelli di raccordo e le modalità di trasmissione per il Conto Economico e lo Stato Patrimoniale Accrual 2025.
>> Scarica i Modelli proposti dal MEF.
Si tratta di un passaggio fondamentale per migliaia di enti pubblici coinvolti nella fase pilota della riforma contabile prevista dal PNRR (misura 1.15, milestone M1C1-118), che ora possono avviare con certezza le attività preparatorie in vista del rendiconto 2025. I modelli, adottati con determina n. 129 del 25 luglio 2025, sono disponibili sul portale della RgS dedicato alla riforma Accrual.
L’ Accrual e gli standard ITAS
A fine giugno 2024 è stata approvata dallo Standard Setter Board e dalla Struttura di governance del MEF la nuova contabilità Accrual per tutte le Pubbliche Amministrazioni.Si tratta di un Quadro Concettuale (QC) e di n. 18 principi contabili denominati standard ITAS. La riforma riguarda tutte le Pubbliche Amministrazioni (comuni, province, regioni, ministeri, università, enti pubblici, ecc.), che dovranno applicare, almeno inizialmente, due sistemi di contabilità distinti: quello tradizionale finanziario e quello economico-patrimoniale Accrual.Il cronoprogramma prevede l’applicazione delle nuove regole per tutti gli enti entro l’anno 2026 (come da obiettivo PNRR) con una fase di graduale introduzione nell’anno 2025 (fase pilota).Il manuale presenta e commenta la Riforma Accrual, il Quadro Concettuale e i singoli principi contabili standard ITAS daln. 1 al n. 18. Ogni paragrafo che compone il testo della riforma è analizzato e commentato in forma tabellare con riferimenti normativi, esempi di rilevazione a partita doppia e note operative al fine di agevolare la lettura e la prima applicazione dei principi.Il volume è rivolto ai responsabili della contabilità delle Pubbliche Amministrazioni, a tutti gli operatori della ragioneria e del patrimonio pubblico, ai revisori dei conti, agli amministratori pubblici, ai professionisti ed ai consulenti della PA, anche informatici, e in generale a tutti coloro che devono conoscere le nuove regole contabili che nei prossimi anni guideranno le attività e le scelte della Pubblica Amministrazione.Mauro BellesiaRagioniere Capo del Comune di Vicenza, componente dello Standard Setter Board del MEF nonché dell’Osservatorio sulla Finanza e la Contabilità degli Enti Locali del Ministero dell’Interno; revisore contabile, consulente Anci, già Amministratore delegato di società privata, commissario straordinario, componente di nuclei di valutazione, autore di pubblicazioni in materia di contabilità, controllo e finanza per Enti Locali e imprese, docente in corsi di formazione
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I modelli, in formato Excel, presentano fogli di lavoro interconnessi per facilitare la riclassificazione dei dati contabili in base al Piano dei conti unico Accrual. Sono previste due versioni principali: il modello 2/a per Regioni, Province autonome, Città metropolitane, Province e Comuni; il modello 2/b per altri enti locali e strumentali in contabilità finanziaria. Gli operatori dovranno inserire i saldi contabili al 31 dicembre 2025, consentendo così l’elaborazione automatica degli schemi Accrual, integrando eventuali rettifiche manuali. Le istruzioni chiariscono che tali schemi non sostituiscono quelli previsti dal D.lgs. 118/2011, ma si affiancano in ottica di armonizzazione contabile.
In parallelo, le amministrazioni dovranno procedere a una ricognizione del proprio patrimonio e a un’analisi dei processi amministrativi per adeguarsi ai nuovi standard, anche sotto il profilo informatico.
>> Leggi anche gli articoli del nostro speciale Accrual.
I modelli potranno essere usati come fogli di input o integrati direttamente nei software contabili, e i dati saranno trasmessi alla RgS tramite il protocollo XBRL. L’avvio operativo segna un passo concreto verso una contabilità economico-patrimoniale più trasparente, utile a migliorare la lettura della gestione pubblica e la sostenibilità delle politiche fiscali.
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