I documenti, redatti dalla Sezione Autonomie della Corte dei conti, serviranno per la compilazione dei questionari che i revisori dovranno predisporre con riferimento al bilancio di previsione 2025-2027 e al rendiconto 2024.
La Sezione Autonomie della Corte dei conti nel S.O. n. 9 alla “Gazzetta Ufficiale” del 2 aprile scorso ha diffuso una serie di Linee guida indirizzate agli organi di revisione delle Regioni e degli Enti locali che si accingono a predisporre le relazioni ai bilanci di previsione, che ora tutti gli enti dovrebbero avere approvato, ed ai rendiconti 2024.
Focus sui documenti che riguardano gli Enti locali/1 – Bilancio di previsione
Il primo di questi è indirizzato a Comuni, Città metropolitane e Province ed è riportato nella delibera n. 7 del 27 febbraio 2025, riguarda il bilancio di previsione 2025-2027, in attuazione di quanto previsto dall’art. 1, comma 166 e seg. della l. 23 dicembre 2005, n. 266.
Come nel passato le Linee guida rappresentano per gli organi di revisione una sorta di vademecum di cui è bene tenere conto, perché contengono indicazioni e suggerimenti in ordine agli aspetti che i revisori sono tenuti ad osservare e controllare. Dal momento che spiegano nel dettaglio come risulta articolato il questionario, ci si sofferma sui contenuti dello stesso e si ripetono spesso considerazioni che già sono state presentate anche altre volte. Vale pertanto la pena analizzare principalmente gli aspetti innovativi che vengono richiamati e soffermarsi sugli stessi.
Dopo una premessa generale si parla della introduzione della contabilità Accrual, ma si precisa che la contabilità finanziaria continuerà a svolgere la sua funzione autorizzatoria. Ci si preoccupa giustamente degli enti che si sono trovati in situazione di dissesto, ma anche delle condizioni di criticità diverse dal dissesto e si chiede agli organi di revisione di rilevarle e di evidenziarle, in modo da averne contezza e di avere elementi da sottoporre a valutazione.
Dal momento che negli ultimi anni si è posta molta enfasi sui tempi di pagamento e le pubbliche amministrazioni hanno compiuto un serio sforzo per cercare di riuscire a pagare i loro fornitori a 30 giorni – rispettando così una direttiva europea che, da tempo, imponeva questo termine a tutte le imprese europee, pubbliche o private, anche per ragioni di competitività – viene posta molta attenzione alla cassa. Pertanto si richiede di presentare contestualmente alle previsioni di cassa un cronoprogramma contenente i pagamenti e gli incassi secondo previsioni trimestrali, che non possono derivare dalla sola competenza del responsabile del servizio economico-finanziario, ma devono richiedere la collaborazione di tutti i servizi. Un vero lavoro in équipe, che richiede cooperazione su un aspetto importante[1].
Anche il tema dell’indebitamento viene trattato e il revisore troverà quesiti su questo punto, come del resto non mancheranno le domande sugli enti partecipati, dal momento che eventuali perdite potranno avere ricadute sui bilanci degli enti locali.
Non vanno poi trascurate anche alcune domande sul PNRR che andranno ad interessare soprattutto gli Enti locali che hanno beneficiato di contribuzioni comunitarie.
Il questionario dovrà essere compilato da parte degli organi di revisione accedendo al sito della Corte dei conti, registrandosi, e provvedendo a compilare con la modalità on line che potrebbe comportare una modulistica leggermente diversa da quella pubblicata sulla “Gazzetta ufficiale”. Sono previste forme di assistenza e di guida per facilitare le operazioni.
Focus sui documenti che riguardano gli Enti locali/1 – Rendiconto
La seconda delibera che interessa gli enti territoriali è la n. 8 del 27 febbraio 2025 e riguarda in questo caso il rendiconto 2024, sempre in attuazione della normativa che abbiamo precedentemente indicato con riferimento al bilancio di previsione. Anche in questo caso abbiamo le Linee guida della Corte dei conti che accompagnano il questionario e che spiegano il senso delle domande che vengono poste e il loro significato.
Come nella precedente deliberazione si riprendono tematiche generali, legate all’armonizzazione contabile, per consentire corretti adempimenti e rispetto delle regole contabili.
Anche in questo caso viene prestata molta attenzione ai dati di cassa, perché connessi con il rispetto dei tempi di pagamento delle fatture commerciali, e con la costituzione di fondi che assicurano il mantenimento degli equilibri di bilancio.
Poi naturalmente l’applicazione della contabilità accrual porterà a prestare attenzione ai valori patrimoniali e a nuove valutazioni, delle quali i revisori non potranno non tenere conto per esprimere giudizi più completi e pertinenti.
I questionari ad ogni modo sono il frutto di un lavoro concertato che tiene conto anche dei suggerimenti provenienti da ANCI, UPI, Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, e si è cercato, nei limiti del possibile, di semplificare alcune parti. Lo spirito è quello di collaborare con gli organi di revisione, in modo da ottenere, dagli stessi, informazioni utili che consentano di avere suggerimenti che possano servire per migliorare la gestione degli Enti locali.
NOTE
[1] Va osservato del resto che per ottenere determinati risultati è fondamentale la collaborazione fra i diversi uffici e servizi che operano all’interno dell’amministrazione locale. Questo è anche lo spirito che anima la predisposizione del Piao, il Piano integrato di attività e organizzazione, che presuppone una collaborazione continua e un interscambio fra gli uffici, indispensabile oggigiorno soprattutto dal momento che si lavora non sempre in presenza ma anche da remoto. Si fa rimando in proposito al nostro P. Morigi – F. Forti, Il Piano integrato di attività e organizzazione, Rimini, Maggioli, 2022.
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