di Gianni Trovati
La lettera Anci al nuovo capo di gabinetto del Mef Un check up a tutto campo sui problemi della finanza locale, dall’indebitamento alla contabilità patrimoniale per i piccoli Comuni passando per la riscossione e la revisione delle sanzioni per chi sfora i tempi di pagamento appena introdotte dalla manovra. A chiederlo è l’Anci, in una lettera firmata dal segretario generale Veronica Nicotra, che coglie l’occasione dell’insediamento del nuovo capo di gabinetto al ministero dell’Economia, Luigi Carbone, per chiedere un incontro tecnico nel quale cominciare a riannodare i fili dei tanti temi aperti per i bilanci comunali. La spinta agli investimenti I sindaci si dicono pronti a fare la loro parte nel rilancio degli investimenti pubblici che occupa la casella centrale nella strategia del Mef. Ma per raggiungere
«sospensione o radicale semplificazione» della contabilità economico-patrimoniale, soprattutto alla luce del Milleproroghe che sotto i 5mila abitanti ha cancellato l’obbligo di scrivere il bilancio consolidato. I conti che non tornano Chiude l’agenda la questione dei conflitti fra Stato e Comuni su crediti e rimborsi che i sindaci chiedono allo Stato, finora senza successo: un elenco in cui per dimensioni campeggiano i 560 milioni annui della spending 2014, uscita di scena da quest’anno senza però far tornare queste risorse nel fondo di solidarietà comunale.
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