A partire dall’esercizio finanziario 2013 il Patto di stabilità non si applicherà soltanto ai comuni con popolazione superiore a mille abitanti, ma anche agli enti locali sciolti per infiltrazioni ai sensi dell’art. 143 del t.u.e.l. La novità è stata introdotta dall’art. 1, comma 436, della legge di stabilità 2013 (legge 24.12.2012, n. 228), che ha espressamente abrogato il comma 24 dell’art. 31 della legge n. 183/2011, il quale prevedeva che gli enti commissariati ai sensi del predetto art. 143 sono soggetti al Patto di stabilità interno solo a partire dall’anno successivo a quello di rielezione degli organi istituzionali.
Comuni sciolti per mafia legati dal Patto di stabilità
Leggi anche
Enti pubblici, correzione degli errori contabili a due vie
Il discrimine tra rilevanti o meno determina il tipo di intervento necessario. Occorre sempre fornir…
16/09/25
Fondo crediti e aiuti al personale al centro della manovra per i Comuni
In pista la base di calcolo corta per gli Enti che avviano un piano sulla riscossione
15/09/25
Enti ancora soggetti al pareggio
La Corte conti richiama l’attenzione in attesa che vengano recepite le nuove regole Ue. E ai poteri …
12/09/25
Enti pubblici, svalutazioni imputate a conto economico
Modifica al piano di ammortamento per ripartire il nuovo valore. L’eventuale ripristino non deve ecc…
12/09/25
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento