A partire dall’esercizio finanziario 2013 il Patto di stabilità non si applicherà soltanto ai comuni con popolazione superiore a mille abitanti, ma anche agli enti locali sciolti per infiltrazioni ai sensi dell’art. 143 del t.u.e.l. La novità è stata introdotta dall’art. 1, comma 436, della legge di stabilità 2013 (legge 24.12.2012, n. 228), che ha espressamente abrogato il comma 24 dell’art. 31 della legge n. 183/2011, il quale prevedeva che gli enti commissariati ai sensi del predetto art. 143 sono soggetti al Patto di stabilità interno solo a partire dall’anno successivo a quello di rielezione degli organi istituzionali.
Comuni sciolti per mafia legati dal Patto di stabilità
Leggi anche
Federalismo fiscale complesso: valutare un ente per la riscossione locale
Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti in audizione dinnanzi alla Commission…
10/07/25
Dirigenti: reclutamento come progressione
Sarà una vera e propria progressione verticale il reclutamento non concorsuale della dirigenza pubbl…
09/07/25
Lo Sblocca-stipendi accende il derby fra assunzioni e aumenti in busta
La nota della Ragioneria Generale dello Stato conferma che gli incrementi tolgono spazi ai nuovi ing…
09/07/25
Rischio monopolio per l’intelligenza artificiale nella Pubblica Amministrazione
Innovazione. Da Consip e MePa soluzioni troppo poco flessibili per tenere il passo degli aggiornamen…
08/07/25
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento