Il testo discute delle misure per affrontare i ritardi nei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, viene sottolineata l’importanza di coordinare l’assegnazione dei fondi con la programmazione della spesa ed i tempi di pagamento delle fatture. La memoria poi presenta le misure previste per le amministrazioni centrali e per i comuni con popolazione superiore ai 60.000 abitanti, che prevedono l’analisi delle cause dei ritardi e la predisposizione di piani per superarli. Viene evidenziata la necessità di considerare anche le criticità di carattere generale, come la carenza di personale adeguatamente formato e la complessità delle procedure contabili.
In particolare la Corte dei conti ha analizzato:
- Riduzione dei fondi per gli investimenti delle amministrazioni centrali e locali nel 2026
- Tagli anche in altre misure dirette agli investimenti come i contratti di sviluppo ed il Fondo opere indifferibili
- Aumento delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) di 2,9 miliardi di euro
- Riduzioni di spesa per garantire la copertura delle maggiori esigenze finanziarie
- Misure per semplificare la gestione finanziaria dei progetti del PNRR ed accelerare la realizzazione delle iniziative
- Tagli alle spese correnti ed ai fondi destinati agli investimenti delle amministrazioni centrali e locali
- Definanziamento dei fondi del Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC)
- Interventi di riduzione di precedenti autorizzazioni di spesa e verifica dei costi di realizzazione degli interventi del PNC
- Variazioni finanziarie e disposizioni per il rafforzamento delle strutture amministrative e la prevenzione delle frodi nell’utilizzo delle risorse del PNRR
- Istituzione di nuove cabine presso le Prefetture per migliorare la gestione del PNRR a livello territoriale
- Misure di semplificazione per i progetti del PNRR come l’aumento delle anticipazioni finanziarie ed il recupero delle somme anticipate per misure non più finanziate
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