La “tracciabilità” delle risorse PNRR secondo i giudici contabili

24 Gennaio 2023
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Non avendo il legislatore introdotto puntuali norme circa l’attuazione contabile del principio della “tracciabilità” delle risorse PNRR, né, sul punto, l’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali di cui all’art. 154 d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 ha formulato specifici indirizzi o orientamenti, la Corte dei conti dell’Emilia Romagna (deliberazione n.14/2023) ha indicato i principi da seguire.

Le disposizioni legislative

l’art. 9, comma 4, del d.l. n. 77 del 2021, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 108 del 2021, così dispone: “4. Le amministrazioni di cui al comma 1 assicurano la completa tracciabilità delle operazioni e la tenuta di una apposita codificazione contabile per l’utilizzo delle risorse del PNRR secondo le indicazioni fornite dal Ministero dell’economia e delle finanze. Conservano tutti gli atti e la relativa documentazione giustificativa su supporti informatici adeguati e li rendono disponibili per le attività di controllo e di audit.”.

Le indicazioni del Collegio contabile

In assenza di puntuali indicazioni del legislatore, i giudici contabili indicano un percorso da seguire ai responsabili finanziari per la corretta rappresentazione contabile. Infatti, a dire del Collegio contabile, il punto 5.4.5. dell’allegato 4/2 del d.lgs. n. 118 del 2011, può essere mutuato per l’esposizione delle risorse finanziarie finalizzate a realizzare progetti PNRR.

Come avviene per l’esposizione del fondo pluriennale vincolato, l’esposizione contabile, da parte dell’Ente, delle risorse PNRR, dovrà rappresentare i vincoli delle risorse PNRR da investimenti, imputandole nell’esercizio in cui si prevede di realizzare l’investimento in corso di definizione, individuando una sicura associabilità del Codice unico di progetto (CUP) con la misura PNRR, riportando altresì la denominazione del progetto, in modo da consentire una trasparente tracciabilità della spesa a beneficio non soltanto degli amministratori ma anche dell’organo di controllo e, soprattutto, del Consiglio comunale che potrà monitorare lo svolgersi in concreto delle linee gestionali stabilite nei propri documenti programmatici (es. art. 151 TUEL). La FAQ n. 1 del Ministero dell’economia e delle finanze conferma l’obbligo di inserire i riferimenti al CUP ed al Codice identificativo di gara (CIG) in tutti gli atti amministrativi a partire dagli atti di gara, nel contratto, nelle fatture di riferimento e negli atti di pagamento (mandato/bonifico ecc.). La successiva FAQ n. 3 ha precisato che i soggetti attuatori, tra cui i Comuni, sono tenuti al rispetto dell’obbligo di perimetrare le risorse del PNRR con l’accensione di appositi capitoli. A tal fine, il “Manuale delle procedure finanziarie degli interventi PNRR”, allegato alla circolare del Mef n. 29/2022, e in particolare il paragrafo 10, prevede, per gli enti territoriali in contabilità finanziaria, l’integrazione della descrizione di tali capitoli con l’indicazione della missione, componente, investimento e CUP. Gli enti territoriali, inoltre, garantiscono la prevista perimetrazione con l’accensione di appositi capitoli all’interno del piano esecutivo di gestione o del bilancio finanziario gestionale al fine di garantire l’individuazione delle entrate e delle uscite relative al finanziamento specifico e integrano la descrizione dei capitoli con l’indicazione della missione, componente, investimento e CUP. L’obbligo di perimetrazione si ritiene assolto anche con l’utilizzo delle articolazioni delle unità elementari del piano esecutivo di gestione e del bilancio finanziario gestionale: non solo capitoli, dunque, ma anche articoli.

Avuto riguardo alla gestione di cassa, poiché le risorse vincolate del PNRR per gli enti locali sono soggette anche al vincolo di cassa, si precisa che il d.lgs. n. 118/2011 non prevede una specifica modalità di gestione di tale vincolo. Pertanto, gli enti locali, nella loro autonomia, possono autoregolamentarsi e, a differenza di quanto deve essere fatto per la gestione della competenza, per la cassa non è necessario gestire un vincolo per ogni opera. Infatti, anche le risorse del PNRR possono essere gestite, al pari delle altre risorse vincolate, in un’unica cassa che deve essere monitorata extra-contabilmente, costantemente, per ogni categoria di entrata.

Infine, in merito ai pagamenti, il Collegio contabile suggerisce di verificare la possibilità operativa/informatica di indicare il CUP (e il CIG laddove previsto) anche in un campo note della disposizione di pagamento, specificando la quota parte del pagamento riferita al progetto. Laddove ciò sia tecnicamente impossibile (come nel caso di emissione di mandati cumulativi) è necessario ricondurre la specifica spesa, in aggiunta all’idonea documentazione (atti, provvedimenti, relazioni, ecc.), con un’apposita attestazione firmata dal dirigente responsabile.

PNRR

Il libro nasce dall’esigenza di dotarsi di uno strumento operativo per l’attuazione del “Recovery Plan”.La struttura è così costituita:› il primo capitolo è dedicato all’analisi del “PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Next Generation Italia”, di alcune riforme riferite alla P.A., alla semplificazione degli appalti pubblici e alle norme anticorruzione;› il secondo capitolo si focalizza sugli investimenti la cui realizzazione compete alle Regioni e agli Enti Locali, suddivisi per missioni e aree di intervento;› il terzo capitolo propone una serie di atti comunali da adottare per l’attuazione operativa del Piano. Un Regolamento comunale ad hoc per l’attuazione del Recovery Plan, supportato da schede extracontabili: cronoprogrammi di spesa, stato di attuazione, autovalutazione sulla tempistica degli interventi e indicatori sui risultati attesi, obiettivi di performance, schemi di delibera di Giunta e di Consiglio e determine dei Responsabili dei servizi;› il quarto capitolo tratta di milestone, target, autovalutazione e progetti a regia;› il quinto capitolo esamina gli atti di gestione per l’attuazione del Recovery Plan;› il sesto capitolo presenta uno schema di Regolamento comunale sul conflitto d’interessi;› il settimo capitolo analizza le ulteriori risorse provenienti dai fondi strutturali 2021-2027;› l’ottavo capitolo pone l’attenzione sul controllo e monitoraggio del Recovery Plan da parte dell’Organo di Revisione;› il nono capitolo tratta della gestione contabile dei fondi.Gli strumenti proposti supportano l’Ente, la Governance, i Funzionari, i Segretari comunali, l’Organo di Revisione e tutti gli attori coinvolti nell’attuazione concreta del PNRR, con particolare focus sull’importanza del rispetto della tempistica, per l’attuazione e la realizzazione dei progetti finanziati.La documentazione e le schede presentate nel volume sono personalizzabili e disponibili online nell’area dedicata:› proposta di Regolamento comunale di attuazione del Recovery Plan,› proposta di Regolamento sul conflitto d’interessi,› schemi di cronoprogramma,› schemi di delibera di Giunta e di Consiglio comunale,› schemi di determine,› fac-simili di obiettivi di performance,› schemi di rendiconto,› check-list di controllo e monitoraggio.Maria Carla MancaDottore Commercialista, Revisore Legale, Revisore Enti Locali, esperta in gestione e rendicontazione fondi comunitari, curatrice della rubrica “Finanza agevolata” sulla rivista Finanza e Tributi Locali di Maggioli Editore, Componente esecutivo ANCREL Nazionale, Presidente ANCREL Oristano.Rosa RicciardiDottore Commercialista, Revisore Legale, Revisore Enti Locali, esperta certificazione fondi pubblici e controllo di gestione, Vicepresidente ANCREL Nazionale, Presidente ANCREL Sezione Friuli-Venezia Giulia.Presentazione di Marco CastellaniDottore Commercialista, Revisore e consulente di Enti Locali, Presidente ANCREL – Associazione Nazionale Certificatori e Revisori Enti Locali.

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