L’Agenzia delle Entrate si è espressa relativamente al tema dell’affidamento da parte di un Comune, ad una società partecipata del servizio di distribuzione del gas naturale, con l’avvenuta deliberazione, da parte della Giunta Comunale, del canone ex art. 46-bis D.L. 159/2007 (norma che consente ai Comuni di implementare il proprio canone nei limiti del 10% del Vincolo dei Ricavi della Distribuzione), per cui, considerato che per l’attività di distribuzione del gas il Comune dichiara di rivestire la qualifica di soggetto passivo IVA, la società chiede se la suddetta quota “incrementale” del canone sia soggetta ad IVA, quale corrispettivo di una prestazione di servizi, ovvero fuori campo IVA ai sensi dell’art. 2, comma 3, lett. a) del DPR 633/72, quale mero riversamento di somme: l’Agenzia chiarisce che il canone percepito per l’affidamento del servizio va assoggettato ad IVA per la sussistenza dei presupposti impositivi (soggettivo ed oggettivo).
Agenzia Entrate: il canone incrementale per la distribuzione gas è soggetto a IVA
L’Agenzia delle Entrate si è espressa relativamente al tema dell’affidamento da parte di un Comune, ad una società partecipata del servizio di distribuzione del gas naturale. La società chiede se la suddetta quota “incrementale” del canone sia soggetta ad IVA, quale corrispettivo di una prestazione di servizi
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