Rendiconto dell’esercizio 2012 – Delibera Corte dei Conti

DELIBERAZIONE 12 luglio 2013 –  Linee guida e relativi questionari cui  devono  attenersi,  ai  sensi dell’art. 1,  comma  167,  della  legge  23  dicembre  2005,  n.  266 (finanziaria 2006)  gli  organi  di  revisione  economico-finanziaria degli  enti  locali  nella  predisposizione   della   relazione   sul rendiconto  dell’esercizio  2012.  (Delibera  n.18/SEZAUT/2013/INPR).

LA CORTE DEI CONTI

In Sezione delle Autonomie   Nell’Adunanza del 12 luglio 2013;   Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei  conti,  approvato con r.d. 12 luglio 1934, n. 1214 e successive modificazioni; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modificazioni;  
Visto il decreto legislativo 18 agosto 2000,  n.  267,  recante  il testo unico delle leggi sugli enti locali e successive modificazioni;   Vista la legge 5 giugno 2003, n. 131;  
Visto l’articolo 1, commi 166 e seguenti della  legge  23  dicembre 2005, n. 266 (finanziaria 2006);   Visto il d.lgs. 23 giugno 2011, n.118;  
Visto l’art. 148-bis, comma 3,  del  TUEL,  cosi’  come  introdotto dalla lettera e), del comma 1 dell’art. 3, decreto-legge n. 174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012;  
Vista la legge 12 novembre 2011, n. 183 (legge di stabilita’ 2012);  
Visto  il  regolamento  per  l’organizzazione  delle  funzioni   di controllo della Corte dei conti, approvato dalle Sezioni riunite  con la deliberazione n. 14 del 16 giugno 2000 e modificato  dalle  stesse con le deliberazioni n. 2 del 3 luglio 2003 e n. 1  del  17  dicembre 2004, e dal Consiglio di Presidenza con la deliberazione n.  229  del 19 giugno 2008;  
Vista la legge 4 marzo 2009, n. 15;   Vista la nota prot. n. 7149/AUT/A91/P dell’8 luglio  2013,  con  la quale il  Presidente  della  Corte  ha  convocato  la  Sezione  delle autonomie per l’adunanza odierna;   Uditi, nell’adunanza del 12 luglio 2013, i relatori  Presidente  di sezione Mario Falcucci e Consigliere Francesco Petronio,                              

Delibera di  approvare  l’unito  documento,  che  e’  parte  integrante  della presente  deliberazione,  riguardante  le  linee  guida,  i  relativi questionari ed i criteri cui devono attenersi, ai sensi dell’art.  1, comma 167, della legge 23 dicembre 2005, n.  266  (finanziaria  2006) gli organi di revisione economico-finanziaria degli enti locali nella predisposizione di una relazione sul rendiconto  dell’esercizio  2012 ed i questionari allegati (questionari per le  province;  questionari per i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti;  questionari per i comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti).   Le Sezioni regionali di controllo provvederanno a trasmettere  agli enti interessati la presente  deliberazione,  unitamente  alle  linee guida  ed  ai  questionari  allegati,  per  la   specificazione   dei conseguenti adempimenti, in particolare fissando un termine.   La presente deliberazione sara’ pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.   

 

 LINEE GUIDA E RELATIVI QUESTIONARI PER GLI ORGANI DI REVISIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DEGLI ENTI LOCALI, PER L’ATTUAZIONE DELL’ARTICOLO 1, COMMI 166 E SEGUENTI DELLA LEGGE 23 DICEMBRE 2005, N. 266. RENDICONTO DELLA GESTIONE 2012.

 

I controlli sui bilanci e rendiconti degli enti locali previsti dall’art. 1 commi 166 e seguenti della legge finanziaria per il 2006 (come ridefiniti dall’art. 148-bis, comma 3 del TUEL, introdotto dalla lettera e del comma 1, dell’art. 3, decreto legge 174/2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 213/2012) consentono una diffusione generalizzata delle verifiche sul ciclo di bilancio, senza discostarsi da un modello di controllo compatibile con l’autonomia degli enti, costituzionalmente tutelata.

Il loro fine è quello di assicurare la tutela dell’unità economica della Repubblica e del coordinamento della finanza pubblica, verificando che le misure per il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica posti dalla legge di stabilità e dalle altre norme di coordinamento finanziario vengano effettivamente messe in atto da parte degli enti di autonomia territoriale.

Negli anni recenti, le difficoltà del contesto generale hanno influito, anche, sul complesso delle misure che riguardano la finanza locale. Il difficile quadro congiunturale ha imposto reiterati provvedimenti, volti a fronteggiare la situazione di emergenza finanziaria e ad assicurare il controllo della spesa e dell’indebitamento. Un apporto determinante per il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica proviene, quindi, dagli enti locali, nel rispetto delle compatibilità generali disegnate dall’Unione Europea, senza comprimere lo svolgimento delle funzioni loro assegnate.

Gli interventi per il coordinamento della finanza pubblica adottati nell’esercizio 2012 si sono estesi ampiamente al sistema di vincoli riguardante la finanza locale che è stata coinvolta in modo deciso nel percorso di risanamento.

Le presenti linee guida sono un aggiornamento delle precedenti e tengono conto delle novità normative e dei suggerimenti proposti dalle Sezioni Regionali di controllo, per effetto di una consolidata esperienza applicativa, nonché degli indirizzi espressi nella sede consultiva.

Il succedersi delle norme adottate in un contesto di emergenza con una serie di provvedimenti d’urgenza ha reso di maggiore complessità il quadro d’insieme delle regole con le quali gli enti locali devono confrontarsi nella gestione, provocando accavallamenti di disposizioni che spesso generano dubbi interpretativi e rendono difficile il compito degli operatori e degli interpreti.

Le linee guida assumono, quindi, anche una funzione di ausilio alla lettura del quadro normativo di riferimento, cercando di dare supporto ad interpretazioni univoche e nello stesso tempo idonee ad sostenere il raggiungimento del risultato che le norme si prefiggono.

 I questionari forniscono un utile supporto per gli accertamenti, demandati alla Corte, in merito alla corretta attuazione degli interventi previsti dalle norme e, in particolare, per verificare la presenza di gravi squilibri finanziari nella gestione degli enti.

Nei questionari per il rendiconto 2012 è stata riservata maggiore attenzione alla verifica dell’equilibrio di bilancio, sotto diversi profili, valorizzando l’aspetto della cassa. Infatti gli squilibri di cassa sono un chiaro sintomo di una situazione critica che, se non fronteggiata prontamente, può condurre l’ente a non essere in grado di assicurare lo svolgimento dei servizi essenziali.

Le Sezioni regionali nella sede del controllo sui rendiconti hanno avuto frequente occasione di rilevare situazioni di squilibrio e profili di irregolarità, e richiamato gli organi rappresentativi degli enti a porre in essere i correttivi necessari per scongiurare situazioni più gravi, che avrebbero determinato il dissesto. La situazione che ci consegna l’esercizio 2012 potrebbe evidenziare la diffusa presenza di aspetti critici, specie per la finanza provinciale che è stata oggetto di un deciso ridimensionamento nella prospettiva di un complessivo riordino dei relativi enti.

Nella stesura dei questionari si è perseguito l’intento di eliminare, o quantomeno ridurre, le difficoltà applicative, considerando anche l’obiettivo della semplificazione, nonché quello della chiarezza. Pur in presenza di un quadro di notevole complessità si è cercato di contenere, per quanto possibile, nuove richieste limitandole alle questioni di cruciale significatività, e definendo con maggior precisione ciascuna informazione richiesta. Rilevante al riguardo si è dimostrato il contributo degli esperti di cui la Corte si avvale, per espressa previsione normativa. L’esigenza della semplificazione è stata ricorrentemente rappresentata dalle Associazioni degli enti locali territoriali, da conseguire anche attraverso l’acquisizione diretta da parte della Corte dei dati contabili già trasmessi dagli enti, ad alcuni Ministeri in esecuzione di specifici obblighi di legge (dati sul patto di stabilità, sul personale, sui certificati di bilancio e di rendiconto).

In tale ottica sono state ridotte, ad esempio, le richieste relative al patto di stabilità interno. Tuttavia, per operare più efficacemente in tale direzione, è necessario conseguire ulteriori risultati sul piano dell’integrazione delle banche dati – già in parte avviata – oltre a risolvere i problemi di qualità e certezza dei dati provenienti dall’esterno. Per i riscontri della Corte è significativo il dato verificato dal revisore ed incluso nella sua relazione; la configurazione del dato (con le specificazioni, aggiunte o depurazioni di volta in volta indicate) serve a conferirgli significatività e trova espressione nello schema unitario di richiesta.

Un aspetto rilevante emerso nell’esame del rendiconto 2012 riguarda la presenza degli enti che sperimentano il nuovo modello di contabilità che andrà a regime dal 2014. Per tali enti si pone la necessità di allineare i dati significativi nel confronto in serie storica, specie con riferimento al nuovo criterio della competenza finanziaria potenziata che produce in alcuni casi l’imputazione di atti gestori in un esercizio successivo. Si tratta di una notevole problematica che investirà l’intera platea degli enti dal prossimo esercizio e dovrebbe condurre ad una complessiva rimodulazione di tutte le misure di coordinamento della finanza pubblica che si basano sul confronto di dati riferiti ad esercizi diversi.

La dinamica dei controlli sui rendiconti si articola nella verifica di complessi adempimenti relativamente al ciclo di bilancio che si svolgono all’interno dei singoli enti, nel quadro di un ruolo della Corte che sia di supporto al funzionamento del sistema dei vincoli posti dalle norme di coordinamento della finanza pubblica e compatibile con l’autonomia degli enti.

L’obiettivo principale del controllo si è progressivamente spostato dalla ricerca della irregolarità alla promozione del miglioramento dei comportamenti di gestione attraverso la segnalazione di misure correttive; mentre l’elemento di chiusura del sistema è rappresentato dalla procedura del “dissesto guidato” di cui al d.lgs. 149 del 2011. In tale contesto il fenomeno delle “gravi irregolarità” appare rilevante se si tratta di violazioni alla normativa vincolistica statale inerente a questioni strettamente finanziarie e contabili, suscettibili di pregiudicare l’equilibrio di bilancio e di recare conseguenze tali da non consentire all’Ente di concorrere alla realizzazione degli obiettivi generali della finanza pubblica.

Diversamente dallo scorso anno, le linee guida non sono state elaborate contestualmente per il rendiconto 2012 ed il bilancio di previsione 2013, in considerazione della notevole innovatività della disciplina intervenuta alla quale è anche conseguito un ampio rinvio per la presentazione del bilancio.

L’informatizzazione costituisce un supporto utile alla operatività del sistema dei controlli; attraverso il sistema S.I.Qu.E.L., la gestione dei questionari degli Enti Locali viene automatizzata a partire dalla fase della trasmissione telematica dei dati ed è già utilizzata dagli organi di revisione contabile per inviare i dati di bilancio alle Sezioni regionali.

Un primo controllo del sistema sui questionari acquisiti, debitamente compilati, attiene alla congruenza dei dati inseriti, che ne assicura una migliore qualità e supporta le attività istruttorie delle Sezioni regionali di controllo. Lo sviluppo ulteriore del sistema sarà di ausilio a tutti gli attori della procedura e anche attraverso l’integrazione con altre banche dati contribuirà a migliorare l’affidabilità complessiva delle informazioni raccolte.

Le presenti linee guida hanno riguardo esclusivamente al rendiconto 2012; i relativi questionari sono a loro volta distinti, come negli anni precedenti, con riferimento a tre categorie di destinatari: Province; Comuni con più di 5.000 abitanti; Comuni fino a 5.000 abitanti, non soggetti alla disciplina del patto di stabilità interno, per i quali il documento presenta forma semplificata.

Le Sezioni di controllo con sede nelle Regioni e Province a statuto speciale, se ne ricorra l’esigenza, potranno apportare ai questionari integrazioni e modifiche che tengano conto delle peculiarità della disciplina legislativa locale.

  • Allegato  1 Questionari allegati alle Linee Guida approvate con Delibera n. 18/2013/SEZAUT/INPR (Questionario per le Province)

  •  Allegato  2 Questionari allegati alle Linee Guida approvate con Delibera n. 18/2013/SEZAUT/INPR (Questionario per i Comuni superiori a 5.000 abitanti)

  •  Allegato 3 Questionari allegati alle Linee Guida approvate con Delibera n. 18/2013/SEZAUT/INPR (Questionario per i Comuni fino a 5.000 abitanti)

  

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