Istanza accesso agli atti e decisione ad adempiere da parte della Commissione. Conseguenze – Il Commento di V. Giannotti
di V. Giannotti
L’interesse del commento alla presente sentenza dei giudici amministrativi risiede nelle conseguenze operative e legali a cui va incontro la PA, in caso del formarsi del diniego implicito all’accesso agli atti, a seguito della sua inerzia nel rispondere alla richiesta di accesso nei termini previsti dalla normativa. Le conseguenze sono, altresì, rafforzate in caso di intervento da parte della Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi che, medio tempore, abbia dato ragione al ricorrente sull’ostensione dei dati richiesti da parte della P.A.
IL FATTO
A seguito della domanda di accesso agli atti effettuata dal ricorrente alla PA, concernente tutta la documentazione dalla stessa detenuta, al fine di permettere la ricostruzione della propria posizione e successivamente attivare un eventuale ricorso, a tutela dei propri interessi, in considerazione della perdurante inerzia della PA all’ostensione della documentazione richieste sollecitata più volte, il ricorrente adiva la Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi, chiedendo il riesame del diniego implicito sull’istanza di accesso. La Commissione accoglieva successivamente il ricorso del ricorrente, invitando l’amministrazione a riesaminare l’istanza di accesso, fornendo i dati richiesti. Nonostante, la diffida da parte della Commissione, la PA restava ancora inerte, tanto che il ricorrente presentava ricorso al TAR.
Ti consigliamo il volume:
Nuova trasparenza amministrativa e libertà di accesso alle informazioni
di Benedetto Ponti
Il volume è una guida all’applicazione degli istituti della trasparenza amministrativa, attenta ai profili di impatto organizzativo e operativo. L’opera analizza in maniera sistematica il D.Lgs. 33/2013, così come risultante dalle modifiche introdotte dal D.Lgs. 25 maggio 2016, n. 97, attraverso un commento analitico, articolato per temi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
