FCDE – Giudici contabili: grave irregolarità contabile l’extra deficit ripianato in 30 anni – Il Commento di V. Giannotti
di V. Giannotti
La Sezione territoriale della Corte dei conti Toscana, a seguito dei controlli sui rendiconti del 2014 e delle operazioni di riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi e del primo accantonamento al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, ha evidenziato una specifica grave irregolarità contabile, nei confronti di un ente locale che, a seguito del calcolo del FCDE aveva evidenziato un extradeficit poi ripianato in 30 anni, secondo le indicazioni del DM 2/4/2015. In particolare, hanno evidenziato i giudici contabili, come l’accertamento di un risultato negativo di amministrazione dovuto alla mancata cancellazione dei residui attivi nel tempo, anche se conseguente all’applicazione dei nuovi principi introdotti dal processo di armonizzazione contabile, è da considerarsi grave in quanto espressione di situazioni sottostanti contrarie ai principi di sana gestione e sostenibilità finanziaria. In altri termini i comuni, secondo i giudici contabili, hanno trasportato negli anni l’inesigibilità di residui attivi beneficiando di una ripartizione trentennale, anziché portare in perdita i citati crediti negli esercizi in cui ne fosse stata dimostrata la relativa inesigibilità.
Tali sono le conclusioni contenute nella deliberazione della Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Toscana.
IL FATTO
Un Comune, a seguito delle operazioni di riaccertamento straordinario dei residui effettuato ai sensi del D.Lgs. 118/2011, pur in presenza di un risultato formale positivo (271.163,47 euro), ha accertato, in conseguenza della definizione di poste accantonate/vincolate, un disavanzo sostanziale di amministrazione al 1 gennaio 2015 pari a 368.615,46 euro, come risultante dall’allegato 5/2 alla riga “totale parte disponibile”.
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