Disavanzo di amministrazione: la possibilità di modificare la copertura
Approfondimento di V. Giannotti
Il Commissario prefettizio, nominato a causa dello scioglimento del Consiglio comunale per mancata approvazione del conto consuntivo 2015 e del bilancio di previsione 2016-2018, aveva proceduto ad approvare i citati documenti contabili ripianando il disavanzo emergente nel conto consuntivo 2015 nel solo primo anno di esercizio 2016. Successivamente, a seguito dell’elezione della nuova amministrazione, il Sindaco chiede se sia corretta la proceduta attuata dal Consiglio comunale di applicazione del disavanzo nelle tre annualità 2016-2018 ai sensi dell’art.188 TUEL correggendo l’importo inserito in una sola annualità da parte del Commissario, mediante specifica variazione di bilancio.
Il quesito posto dal Comune è stato esaminato dalla Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per l’Emilia-Romagna, con la deliberazione 07/12/2016.
LE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE DI RIFERIMENTO
A seguito delle modifiche avvenute con il passaggio alla contabilità armonizzata, l’art.188 TUEL, come modificato dall’articolo 74, comma 1, n. 32) lett. a) e b), del d.lgs. 23 giugno 2011, n. 118 a sua volta emendato dall’articolo 1, comma 1, lett. a) d.lgs. 10 agosto 2014, n. 126, prevede al primo comma che il disavanzo possa essere applicato “all’esercizio in corso di gestione contestualmente alla delibera di approvazione del rendiconto di gestione” oppure “negli esercizi successivi considerati nel bilancio di previsione, in ogni caso non oltre la durata della consiliatura, contestualmente all’adozione di una deliberazione avente ad oggetto il piano di rientro dal disavanzo nel quale siano individuati i provvedimenti necessari a ripristinare il pareggio”.
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