Decaro: “A due anni dall’istituzione, enti non chiudono bilanci e non sono in condizione di assicurare ordinaria manutenzione”.

Con comunicato del 31 marzo 2017 l’ANCI rende noto che è stato sottoposto alla sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Boschi, durante un incontro interlocutorio di carattere tecnico al quale Anci si aspetta segua quello con il presidente del Consiglio Gentiloni, il quadro finanziario delle città metropolitane nel dettaglio, evidenziando alcune forti criticità che riguardano soprattutto alcune di esse.

Durante l’incontro – prosegue Decaro – abbiamo prospettato alcune misure straordinarie adottabili, come già accaduto per il 2015 e per il 2016, che potrebbero fornire una risposta, sebbene parziale, ai problemi di equilibrio di bilancio. Si potrebbe utilizzare una parte degli avanzi di amministrazione, rendere più flessibile l’uso dei proventi da sanzioni previste dal codice della strada per le attività sulla viabilità, e destinare fondi già previsti per l’edilizia scolastica, in particolare per l’adeguamento antincendio. Abbiamo ottenuto la convocazione di un tavolo per ulteriori approfondimenti”.

Le città metropolitane – commenta il rappresentante dei sindaci italiani – dovevano rappresentare la struttura portante del Paese, il motore dello sviluppo economico e sociale dell’economia nazionale e invece a due anni dalla loro istituzione non riescono nemmeno ad assicurare la manutenzione ordinaria delle strade e delle scuole”.

Intanto il Ministro dell’Interno ha firmato il decreto che rinvia il termine per la presentazione dei bilanci di città metropolitane e province al 30 giugno 2017, come chiedevano gli amministratori locali.

In agenda nella discussione con il governo, per il presidente dell’Anci, altri due temi strettamente connessi: lo sblocco, nel prossimo decreto degli enti locali, del turn over necessario per attuare progetti come quelli previsti nel bando periferie e una verifica dell’attuazione della legge Delrio per definire le questioni legate alla “gestione impropria, da parte di Province e Città metropolitane, di funzioni di competenza delle regioni da oltre due anni”.

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