Conferimento incarico: quando matura la responsabilità contabile per le assunzioni?
Approfondimento di V. Giannotti
L’intera giunta comunale di un Comune è stata chiamata in causa della Procura contabile per aver conferito un incarico ai sensi dell’art.110 comma 2 del TUEL a soggetto esterno all’amministrazione comunale per affidargli le responsabilità della neo costituita Area Tributi. In merito all’antefatto, la Giunta Comunale decideva di separare l’Area finanziaria con l’Area dei tributi, affidando l’incarico di tale ultima area successivamente, in modo fiduciario, a soggetto esterno ai sensi del citato art.110 comma 2 TUEL cui seguiva anche una successiva proroga dello stesso incarico. Secondo la Procura la condotta dei convenuti era da considerarsi foriera di produzione di un danno alle finanze del Comune, in quanto effettuata in violazione di legge. La normativa è, infatti, chiara nello stabilire come si possa attivare una procedura per il conferimento di un incarico all’esterno esclusivamente in caso di accertata assenza di professionalità interne del Comune, mediante attivazione di idonee procedure di valutazione comparativa, e in coerenza con i vincoli finanziari di bilancio. Nel caso di specie, rilevava la Procura, non solo vi è stata assenza della previa verifica della mancanza di professionalità interna ma l’incarico a soggetto esterno è stato affidato intuitu personae. Tale illegittimità evidenti comportano una spesa di cui non può che affermarsi l’inutilità, poiché si somma agli emolumenti comunque erogati a quei dipendenti i quali avrebbero potuto e dovuto svolgere le funzioni affidate al contraente esterno. Nel caso di specie all’interno del Comune esistevano due categorie D che possedevano entrambe la professionalità necessaria per ricoprire l’incarico, sia il precedente responsabile dell’intera area finanza e tributi, sia altro personale di categoria D che avrebbe ben potuto operare nella neo costituita Area Tributi.
Le motivazioni dei giudici contabili
La Corte dei conti, Sezione giurisdizionale per la Regione Molise, con la sentenza 31/01/2017 ha accolto la tesi della Procura per le seguenti motivazioni.
Rileva il Collegio contabile come, la fattispecie di danno in esame trae origine dal conferimento di un incarico e dalla sua proroga in assenza dei presupposti di legge. In particolare, per quanto attiene, specificamente, il conferimento di incarichi mediante contratti ai sensi dell’art. 110, comma 2, del d.lgs. n. 267/2000, la norma stabilisce che possano essere stipulati “solo in assenza di professionalità analoghe presenti all’interno dell’ente”.
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