ANCI – Bene decreti su riparto integrativo Imu/Tasi e acconto mancato gettito per detassazione imbullonati

L’ANCI rende noto che:

“Una notizia positiva perché accoglie in pieno le proposte dell’Anci, in modo particolare sul riparto comprensivo di quote di gettito in corso di incasso perché derivanti da pagamenti in ritardo in arrivo nelle casse comunali a causa di ravvedimenti spontanei ancorché tardivi”. Lo ha sottolineato Roberto Pella, vicepresidente Anci e sindaco di Valdengo al termine della Stato Città svoltasi oggi al Viminale, nel corso della quale l’associazione ha reso parere favorevole sul primo decreto di riparto integrativo di ristoro dei gettiti aboliti con la Legge di stabilità 2016, con riferimento all’integrazione dei gettiti relativi all’abitazione principale.

Nello specifico il provvedimento sblocca circa 31 milioni di euro e deriva dall’aggiornamento dei dati di incasso della TASI sull’abitazione principale relativa all’anno d’imposta 2015 rispetto alle informazioni disponibili al momento del primo riparto (24 marzo 2016).

Lo stesso Pella si è detto soddisfatto dell’accoglimento dell’altra indicazione dell’Anci, concordata in sede tecnica, di aggiornare alla prima quindicina di settembre l’ulteriore riparto di risorse. Si tratta in questo caso di circa 44 milioni di euro, riguardanti in particolare i gettiti aboliti per agevolazioni sui canoni concordati, sui comodati gratuiti, sui terreni agricoli condotti direttamente da agricoltori professionali, nonché su ulteriori quote da considerare assimilate all’abitazione principale.

Nel corso della medesima riunione odierna al Viminale, l’Anci ha dato parere favorevole anche sul decreto che ripartisce una prima tranche di 50 milioni, sul contributo annuo di 155 milioni di euro, destinato ai Comuni a titolo di compensazione del minor  gettito  per  l’anno  2016. Nello specifico con il provvedimento viene accolta la richiesta dell’Anci di provvedere all’erogazione di un acconto sulla perdita di gettito annuale riscontrata a seguito della detassazione dei macchinari “imbullonati” nella formazione della rendita e del conseguente valore fiscale dei fabbricati del gruppo catastale “D”. Una misura che “consente – ha osservato il vice presidente Pella – di evitare il rischio di ingiustificate riduzioni di liquidità, in particolare per i Comuni più piccoli con maggiore incidenza della stessa agevolazione”.

Infine, l’Associazione ha ottenuto il rinvio alla riunione del prossimo 8 settembre della discussione della proposta di modifica dell’accordo sancito in Stato – Città sul recepimento delle modifiche di competenze sul procedimento di monitoraggio e sanzioni della compilazione dei questionari periodici relativi ai fabbisogni standard dei Comuni. Tutto questo perché, ad avviso dei Comuni, ogni modifica dell’accordo in questione potrà avvenire, previa opportuna istruttoria tecnica comprensiva delle tempistiche di risposta ai questionari di prossima somministrazione.

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