Realizzazione opere pubbliche tra Comune ed Unione. Violazione del patto del Comune per prevalenza della sostanza sulla forma

Approfondimento di V. Giannotti

I giudici contabili hanno ripreso come rilevanti, in sede di patto di stabilità, i pagamenti in conto capitale effettuati dall’Unione dei Comuni, in quanto gli stessi erano da considerarsi sostanzialmente imputabili al Comune, ciò che ha generato una violazione del patto di stabilità del Comune stesso con il relativo e conseguente apparato sanzionatorio previsto dalla normativa (riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio o del fondo perequativo, limitazioni a spesa, indebitamento, limitazioni assunzioni, indennità degli amministratori).

I rapporti tra Comune ed Unione

Un Comune facente parte di una Unione dei Comuni, aveva affidato all’Unione la realizzazione di alcuni lavori pubblici, i quali sebbene sul piano formale realizzati dall’Unione, sono stati di fatto progettati e seguiti (r.u.p. e direzione lavori) dal personale tecnico del comune. La loro progettazione e realizzazione risultava inserita, quale obiettivo assegnato al personale tecnico comunale, nei P.E.G. del Comune, nonché con l’utilizzo del personale comunale da parte dell’Unione. Inoltre, negli atti deliberativi del comune e della Unione, gli interventi sono stati finanziati con tre mutui ventennali concessi all’Unione da Cassa dd.pp., a favore della quale il comune ha concesso garanzia sussidiaria con appositi atti deliberativi.
In sede di controllo la Corte dei conti, Sezione regionale per la Toscana (deliberazione 7/3/2017 n.60), rilevava che, sebbene nel certificato trasmesso dal Comune al MEF risultasse conseguito il rispetto del patto di stabilità interno per l’esercizio 2013, a giudizio della Sezione quest’ultimo devesi in realtà ritenere violato. Infatti, nel questionario trasmesso dall’organo di revisione ai fini del controllo-monitoraggio della Sezione ex art.148-bis Tuel emergevano incongruenze tra l’entità degli impegni del titolo III destinati al rimborso della quota capitale dei prestiti nel prospetto 1.1 e l’importo degli stessi nel prospetto 3.3 relativo all’indebitamento dell’Ente.

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