DUP: la necessità del differimento e la problematica dei piccoli comuni – Il Commento di V. Giannotti

di V. Giannotti (www.bilancioecontabilita.it 20/6/2016)

Rispetto alle disposizioni legislative che hanno per la prima volta nel 2015 inserito il Documento Unico di Programmazione, si è assistito a continue proroghe fino alla data del 31/12/2015. Non di meno, la certificazione da parte dell’Organo di revisione contabile, ha avuto diverse ed alterne vicende per pervenire nella sua fase conclusiva alla verifica solo formale alla data del 31/12 al fine del rilascio definitivo della certificazione nella fase della sua revisione prima dell’approvazione del bilancio di previsione (rinviato con tante difficoltà alla data del 30/04/2016). L’approvazione da parte del Consiglio del citato DUP avrebbe dovuto precedere il bilancio di previsione, anche in occasione della stessa seduta di approvazione del bilancio di previsione. Infine, per quanto riguarda i comuni di minore dimensione (inferiori ai 5.000 abitanti), è stato previsto il c.d. DUP semplificato, il quale tuttavia con le sole eccezioni riferite alla parte strategica, conservava la sua struttura integra per la parte relativa all’analisi operativa, con grandi difficoltà da parte di tali piccoli enti, in una situazione di decrescenti risorse per affrontare una serie di adempimenti che erano richiesti nell’anno 2015 (passaggio all’armonizzazione contabile).

ALCUNI PROBLEMI APERTI NELL’ANNO 2016
L’anno 2016 si presenta ancora una volta particolarmente critico per tutti gli enti locali, alle prese questa volta con i saldi di finanza pubblica particolarmente restrittivi in tema di pareggio di bilancio, con minori spazi finanziari in ambito regionale, e con l’incognita di una eventuale utilizzazione di spazi in ambito nazionale, con le sole eccezioni stabilite in modo puntuale dalla stessa legge di stabilità (es. edilizia scolastica).

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