Concessione di costruzione e gestione e possibile influenza nel patto di stabilità. Cautela da parte dei responsabili dei servizi finanziari.

di Vincenzo Giannotti

L’attuale legislazione prevede, al fine di evitare che gli Enti locali possano ricorrere a particolari figure contrattuali unicamente per evitare di incorrere nei limiti finanziari connessi con la disciplina del Patto di stabilità, la nullità dei contratti e degli atti posti in essere dagli Enti locali con finalità elusiva dello stesso ed una sanzione patrimoniale per gli amministratori ed i dirigenti pubblici che pongono in essere detti atti. La previsione di tale nullità, delle attività elusive, sono dirette ad assicurare l’osservanza del vincolo da parte di tutti i soggetti interessati, ma non impediscono a ciascuno di essi di programmare le attività di investimento e le modalità attuative in base alle specifiche esigenze dell’Ente, ivi compresa l’osservanza del Patto. Sulla relazione tra l’attivazione di un investimento pubblico effettuato con la formulazione della concessione di costruzione e gestione e l’implicazione sul patto di stabilità, è recentemente intervenuto il parere della Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per il Piemonte, con la deliberazione n.337 depositata il 17/09/2013.

 

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