ANCI risponde – La revisione degli autovelox

L’ANCI Risponde pubblica la risposta alla domanda avanzata da un Comune in merito alla revisione di autovelox a seguito della Sentenza della Corte Costituzionale.

DOMANDA:

A seguito della sentenza della Corte Costituzionale n.113 del 29/04/15 si pone il seguente quesito. In questo Ente l’autovelox è fornito dalla ditta S. modello 104/e. Per avere lo strumento in linea con quanto previsto dalla normativa e non incorrere in accoglimenti di ricorsi, è necessario effettuare la taratura annuale dello strumento e anche la revisione o è sufficiente la sola taratura o la sola revisione? Si precisa che i servizi autovelox vengono sempre presidiati dal personale e sono effettuati su postazioni mobili.

RISPOSTA:

La Corte Costituzionale, con la sentenza 113/2015 ha dichiarato “l’illegittimità costituzionale dell’art. 45, comma 6, del decreto legislativo n. 285/1992 (Nuovo codice della strada), nella parte in cui non prevede che tutte le apparecchiature impiegate nell’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura.” Non si tratta di una semplice “interpretazione giurisprudenziale” bensì di una sentenza c.d. “costitutiva” della Consulta, cioé avente valore di legge. Peraltro la Corte si limita ad obbligare “a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura” senza specificare in quale arco temporale sia necessario procedere. Riteniamo che dovrà necessariamente intervenire il legislatore per definire i contorni del portato della sentenza. Già in precedenza gli apparecchi omologati per il controllo dei limiti di velocità senza la presenza dell’operatore di polizia stradale erano soggetti a taratura periodica. Alcuni strumenti, per precise disposizioni della casa costruttrice erano comunque soggetti a revisione periodica (anche se non a taratura). A seguito della sentenza citata è necessario che tutti gli apparecchi misuratori di velocità siano periodicamente sottoposti a revisione e a taratura. Naturalmente per poter dimostrare che l’apparecchio è stato sottoposto a revisione e a taratura, è necessario avere la relativa documentazione rilasciata da parte di un Ente certificatore riconosciuto dallo Stato. Riteniamo, peraltro, molto opportuno che la presenza di tale documentazione sia citata anche nel corpo del verbale di accertamento delle violazioni, onde evitare inutili contenziosi.

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