Anci e Regioni: Liberiamo le risorse per i piccoli Comuni

Con comunicato del 11/07/2016 l’ANCI Toscana rende noto che:

Grazie a un innocuo «grimaldello» normativo, sarebbe possibile liberare 150 milioni per gli investimenti nei Comuni, risorse già disponibili ma bloccate dai nuovi vincoli di finanza pubblica. Con questa idea, i presidenti dell’Anci e della Conferenza delle Regioni, Piero Fassino e Stefano Bonaccini, hanno scritto al premier Matteo Renzi, proponendo alcuni emendamenti dal Dl 66/2014.

L’obiettivo, agendo innanzitutto sulla redistribuzione e sull’incentivazione del cosiddetto Patto verticale attivabile dalle Regioni, è quello di «redistribuire gli spazi finanziari 2016 – scrivono Fassino e Bonaccini – favorendo una più efficace azione della spesa di investimento a fronte di una modesta incentivazione, pari a 150 milioni (in termini di saldo netto da finanziare)», che non avrebbe alcun effetto sul disavanzo pubblico.

Secondo Regioni e Comuni, dunque, la sinergia istituzionale applicata anche a livello regionale garantirebbe nuova linfa agli investimenti locali.

Trale proposte presentate, la più significativa riguarda proprio la possibilità di liberare spazi finanziari già previsti dal Dl 66, ma bloccati dalle nuove regole di saldo, attraverso l’incentivazione del Patto verticale. Si potrebbero così neutralizzare gli effetti negativi sui bilanci dei piccoli Comuni, che fino all’anno scorso erano esclusi dai vincoli del Patto di stabilità, ma da quest’anno dovranno invece rispettare i nuovi saldi di bilancio (ovvero: saldo finale di competenza non negativo). Infatti, la proposta mira ad assegnare gli spazi finanziari pari a 150 milioni di euro tenendo conto prioritariamente delle richieste avanzata dai Comuni con popolazione fino a 1000 abitanti, il che darebbe una boccata d’ossigeno per la ripresa degli investimenti in quelle realtà territoriali, di minore dimensione demografica, cui l’Associazione dedica particolare e costante attenzione.

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