TFR IN BUSTA PAGA. Treu (Inps): a rischio la previdenza integrativa

Con comunicato del 14/10/2014 la CGIA di Mestre rendo noto che:

Anche il neo commissario dell’Inps, Tiziano Treu, interviene – a margine di un convegno della Fabi sul welfare – sull’ipotesi di trasferire il Tfr in busta paga, e avverte il Governo di Matteo Renzi: l’operazione potrebbe comportare il venire meno di una delle principali fonti della previdenza integrativa. Il che sarebbe un problema, in particolare, per i giovani. Secondo l’ex ministro del Lavoro, inoltre, molte aziende, specialmente quelle piccole, rischierebbero di trovarsi prive di una fonte di finanziamento preziosa. Tuttavia, ha aggiunto, se, come pare, la liquidità verrà comunque garantita da un’azione congiunta tra Abi e Governo, non dovrebbero esserci particolari problemi.

“Si potrebbe fare un intervento di emergenza che vale tre o quattro anni e poi ritornare a destinare il Tfr alla previdenza integrativa. Così nell’immediato si avrebbe un impatto positivo sui consumi e poi la previdenza integrativa riprenderebbe ad essere finanziata”, ha affermato Treu per poi passare alla questione dell’età pensionabile, suggere rendo l’introduzione di meccanismi di flessibilità che consentano di scegliere quando accedere al regime previdenziale: “c’è l’ipotesi di fare un prestito che anticipi una quota della pensione come avevano già calcolato il ministero e l’Inps”.

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