Riunione dell’ANCI per rimborso IMU insufficiente

Si riunisce la commissione finanza locale ANCI il 09/09/2013 in considerazione dell’allarme dei sindaci circa l’insufficiente rimborso dell’IMU disposto dallo Stato per i Comuni. Queste sono le dichiarazioni rilasciate e rinvenibili sul sito dell’ANCI:

Dalle grandi città ai più piccoli municipi: il ristoro del gettito Imu ancora non si vede, e i Comuni italiani vivono enormi difficoltà di cassa”. Per questo motivo il presidente della Commissione finanza locale dell’Anci, Franco Floris, ha convocato per il prossimo 9 settembre una riunione straordinaria allargata a tutti gli assessori al Bilancio. “A quanto ci risulta – spiega Floris – le coperture per il ristoro della seconda rata dell’Imu ancora non esistono, mentre per il rimborso della prima casa il governo ha trovato fino ad oggi solo 1,2 miliardi, 800 milioni in meno di quanto ci sarebbe dovuto: per questo la preoccupazione tra i Comuni è grande, non c’è liquidità e il governo non ha ancora garantito né tempi né modi di erogazione dei rimborsi”. La situazione si complica maggiormente se si guarda ai Comuni più piccoli, quelli che possono contare quasi esclusivamente sugli introiti derivanti da “prime case”: “Senza il ristoro del mancato gettito Imu per il 2013 – spiega Floris – in questi Comuni è messa in discussione anche la gestione ordinaria”. A questo si aggiunge infine il problema di grandi città come Roma, Torino, Verona o Genova: “In questi Comuni l’aliquota Imu era stata innalzata: ora i rimborsi dovrebbero avvenire ad aliquota base. Come si trova la differenza?”.

Né si può dire che i 2,5 miliardi del Fondo di solidarietà appena bloccati possano fungere da misura tampone: “Si tratta di una minima parte del Fondo – dice Floris – che non risolve in alcun modo la situazione”.

Infine, il “tema principe” della modifica del Patto di stabilità: “Occorre premiare i Comuni più virtuosi, ma soprattutto porre fine all’accumularsi di un tesoro inutile: nelle casse dei Comuni ci sono 22 miliardi bloccati dal Patto. Di Questi, undici sarebbero già spendibili domattina”

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