Province – Anci alla Funzione Pubblica. Intervento urgente per alcune questioni insolute sul personale

Con comunicato del 17/02/2015 l’ANCI rende noto che:

Pur prendendo atto che la Circolare n.1 del 2015, sull’attuazione delle disposizioni in materia di personale delle Città metropolitane e Province, chiarisce molte delle problematiche che creano difficoltà applicative a Città metropolitane e Comuni, “rimangono insolute alcune questioni per le quali è necessario adottare con urgenza indispensabili iniziative in sede legislativa o interpretativa”. Urgenza che si lega sia “alla necessità di ricollocare il personale in sovrannumero interessato alla mobilità, sia alla necessità di consentire l’erogazione di fondamentali ed irrinunciabili servizi ai cittadini”. Lo evidenzia il presidente dell’Anci, Piero Fassino, in una lettera inviata al ministro per la Semplificazione e la Pa, Marianna Madia.

Per quanto riguarda le Città metropolitane Fassino, ribadendo quanto già sostenuto in sede di Osservatorio nazionale sulla legge Delrio, ricorda come “l’esercizio delle proprie funzioni venga pesantemente compromesso in seguito all’applicazione delle sanzioni conseguenti all’avvenuta violazione, da parte delle preesistenti Province, del Patto di stabilità interno e del rispetto dei tempi medi di pagamento”, con il conseguente blocco delle assunzioni.

Dubbi restano anche, per quanto attiene i Comuni, sulla possibilità di assumere figure professionali con specifici titoli o abilitazioni professionali, o in sovrannumero o non rinvenibili tra il personale in servizio presso le province. Secondo il presidente Anci, onde “evitare il rischio concreto di un blocco di alcuni servizi essenziali, in caso di assenza di graduatorie utili, deve essere consentito, anche in attesa della definizione degli elenchi del personale in sovrannumero, l’avvio di nuove procedure per l’assunzione anche a tempo indeterminato, nel limite della percentuale di turn over ammessa per gli anni 2015 e 2016”.

Infine, il leader dei sindaci rappresenta al ministro “l’opportunità di una complessiva revisione e semplificazione delle regole che governano il contenimento della spesa del personale”. Tutto questo a fronte della facoltà riconosciuta agli Enti destinatari del personale ricollocato di superare il tetto della spesa previsto, e della circostanza che tale superamento può consolidarsi in modo permanente, come chiarito dalla stessa Circolare, tenendo conto che nel triennio 2015-2018 il regime ordinario del turn over prevede una progressiva espansione delle capacità di assumere da parte degli enti locali.

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