L’ANCI interviene nell’illustrazione ai relatori e capigruppo del Senato sulla legge di stabilità 2014.

Con comunicato del 06/11/2013 il Presidente dell’ANCI, ha illustrato la posizione dell’ANCI sulla Legge di Stabilità 2014 e rende noto che:

‘’Ci aspettiamo che entro novembre i Comuni ricevano l’equivalente della seconda rata Imu 2013 per l’abitazione principale. Questo è l’impegno assunto dal Governo nel momento in cui ha deciso il superamento dell’IMU e non sarebbe in alcun modo gestibile oggi scaricare l’onere sui Comuni’’.

E’ quanto ha dichiarato il Presidente dell’ANCI Piero Fassino che nella mattinata, al Senato, ha incontrato via via i capigruppo di tutti i gruppi parlamentari (Pd, Pdl, Scelta Civica, Lega Nord, M5S, Gruppo Misto e gruppo per le Autonomie) nonche’ i relatori Santini e D’Ali, per illustrare le proposte emendative alla Legge di Stabilita’ elaborate dall’ANCI.

‘’In particolare – ha spiegato Fassino – per cio’ che riguarda il patto di stabilita’, l’ANCI propone l’esclusione per i Comuni  con popolazione inferiore a 5 mila abitanti e chiede che l’allentamento di 1 miliardo per il 2014 sia ‘orizzontale’ affidando a ogni Comune, sulla base delle specifiche esigenze, di scegliere per quali investimenti utilizzare gli spazi assegnati, modificando quindi la procedura prevista nel Ddl’’.

‘’Per quanto riguarda il nuovo tributo cd. Service tax – ha aggiunto – le aliquote previste (massimo 2,5 per la prima casa e 11,6 per l’IMU ordinaria) e 1 miliardo di compensazione assegnato ai Comuni, sulla base dei dati a nostra disposizione, non riescono a garantire l’equivalente che avrebbero introitato nel 2014. In circa 400 Comuni ed in particolare in quelli medi e grandi – ha sottolineato – le aliquote della Service tax non garantiscono la copertura che necessita quindi di misure integrative’’.

‘’Infine per cio’ che riguarda le societa’ partecipate, normate dall’articolo 15 del Ddl, l’ANCI ritiene che la soluzione preferibile sia quella di stralciare l’intera disposizione e predisporre norme organiche da inserire nel Dl Enti locali all’esame del Senato’’. Il Presidente dell’ANCI ha da ultimo segnalato che ‘’nel medesimo articolo 15 si prevede l’assoggettamento delle Aziende speciali (Asp) ai vincoli del patto di stabilita’ e cio’ contraddice quanto lo stesso Parlamento ha recentemente approvato con il Dl sulla pubblica amministrazione che, in particolare, ha esteso alle Asp i compiti sui servizi educativi e scolastici, estensione che garantisce a molti Comuni la possibilita’ di mantenere il livello dei servizi di istruzione e gli asili’’

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