Il pagamento di un evento ricreativo (cena o altre utilità) ai dipendenti è causa di danno erariale

di Vincenzo Giannotti

La possibilità da parte del vertice di un ente pubblico di corrispondere utilità ulteriori ai propri dipendenti, al di fuori di quelle previste dalla contrattazione collettiva nazionale o integrativa è fonte di danno erariale. Tale è la conclusione della sentenza della Corte dei Conti, sezione giurisdizionale del Molise, n.74 del 04/07/2013. Il fatto nasce dall’aver posto a carico dell’ente un evento recreativo, consistente nel pagamento di una cena di fine anno, ai dipendenti, del tutto estraneo alle attività dell’Ente. Anche se, secondo i P.M. contabili, non si è in presenza di nessuna illiceità nell’organizzare un evento siffatto, destinato a svolgersi al di fuori dell’orario e della sede di servizio, è, invece, del tutto ingiustificato che le relative spese siano sostenute dall’ente, che da tale iniziativa non trae il minimo vantaggio. Le spese in questione, pertanto, avrebbero dovuto esse sostenute dai partecipanti al convivio, o, al più, dagli organizzatori dello stesso. Ne consegue, secondo la procura, che il pagamento del prezzo da parte dell’Ente ha determinato un danno erariale, in quanto spesa inutile e ingiustificata.

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