Il decalogo dei revisori

Fonte: Italia Oggi

Controlli contabili da effettuare periodicamente durante l’esercizio secondo procedure standardizzate e obbligo di documentare i controlli realizzati per tutti i revisori legali dei conti, sia che essi operino individualmente oppure quale collegio sindacale incaricato della revisione legale. È quanto prevede il documento applicativo del principio di revisione SA Italia 250, emanato dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e da Assirevi. Seguendo tali procedure il revisore da un lato adempirà a quanto previsto dalla lett. b), comma 1, art. 14 del dlgs 39/2010 e dall’altro assumerà utili informazioni ai fini della revisione contabile del bilancio.

Il principio SA 250. Il principio di revisione in vigore dal 1° gennaio 2015, si legge nel comunicato stampa, «è di matrice prettamente italiana». La regolare tenuta della contabilità sociale «comporta il rispetto di norme civilistiche e fiscali connesse alle modalità e alle tempistiche di rilevazione delle scritture contabili, di redazione, vidimazione e conservazione dei libri contabili e dei libri sociali obbligatori, nonché di rilevazione dell’esecuzione degli adempimenti fiscali e previdenziali». Il principio di revisione (SA Italia) 250B prevede poi che «il revisore effettui la verifica nel corso dell’esercizio della regolare tenuta della contabilità sociale (…). Le verifiche della corretta rilevazione dei fatti di gestione sono, invece, realizzate attraverso lo svolgimento dell’attività di revisione contabile del bilancio». Il revisore, «può considerare utile preparare e allegare alla documentazione uno specifico memorandum, che descriva i risultati della verifica periodica». Si evidenzia che, oltre alle verifiche obbligatorie, il revisore potrà eseguire ulteriori verifiche.

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