Dl Casa – ANCI, giudizio positivo ma necessarie maggiori certezze.

Con comunicato del 21/05/2014 l’ANCI rende noto quanto di seguito:

‘’Un giudizio sicuramente positivo anche se permangono ancora alcune criticita’’’. E’ quanto dichiara Riccardo Malagoli, Assessore alle politiche abitative del Comune di Bologna e componente della Consulta Casa dell’ANCI, a seguito dell’approvazione definitiva da parte del Parlamento del cd. Dl Casa.

‘’Tra gli emendamenti che l’ANCI aveva proposto e che sono stati accolti – aggiunge – vi e’ quello che stabilisce che i piani di vendita debbano essere motivati dalla razionalizzazione del patrimonio. In base a questo emendamento – spiega Malagoli – possono essere oggetto di cessione prevalentemente gli alloggi che si trovano nei condomini misti dove la proprieta’ dei Comuni e’ inferiore al 50%. I condomini misti, in cui la proprieta’ pubblica  e’ minoritaria, sono spesso fonte di conflitti e sfuggono a una programmazione coerente degli interventi di manutenzione ed efficientamento energetico. Ora sara’ possibile per alcuni Comuni poter alienare gli alloggi collocati fuori dal proprio territorio e che non sono assegnabili ai propri cittadini’’.

‘’Sempre nel medesimo articolo – continua – e’ stato accolto l’ emendamento proposto dall’Associazione che prevede che le risorse derivanti dall’alienazione possano essere utilizzate non solo per costruire ma anche per acquistare patrimonio edilizio invenduto, perche’ il disagio abitativo e’ un emergenza che non puo’ attendere i tempi di costruzione e in certi luoghi vi e’ fin troppo ‘costruito’’’.

‘’Inoltre e’ stato accolto l’emendamento che consente di inserire anche il patrimonio edilizio dei Comuni nel piano di razionalizzazione e recupero e quello per rafforzare il concetto di rigenerazione urbana associato all’esclusione del consumo di nuovo suolo. Per questo l’emendamento proposto, e accolto, ha introdotto i termini‘urbanizzate’ e ‘edilizi esistenti’’’.

‘’Restano comunque ancora aperti alcuni aspetti critici – sottolinea Malagoli – come, per esempio, la preoccupazione che si realizzino operazioni di Edilizia Residenziale Sociale in deroga agli strumenti urbanistici vigenti. Occorrerebbe infatti evitare la proliferazione di interventi, anche di vasta portata, che potrebbero produrre gravi distorsioni nell’assetto urbano. Desta poi preoccupazione l’inserimento di elementi che potrebbero contribuire a disperdere i fondi previsti dal Decreto, gia’ di per se’ esigui, attraverso un allargamento della platea dei possibili beneficiari’’.

‘’L’auspicio dell’ANCI – conclude il rappresentante ANCI – e’ che ora sia data concreta e rapida attuazione alle norme contenute nel Dl, anche da parte delle Regioni, che dovranno provvedere alla emanazione degli appositi provvedimenti attuativi’’

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