Ancora non disponibile presso la Cassa Depositi e Prestiti le modalità di richiesta per le anticipazione al 2013 della liquidità prevista dal D.L.35/2013.
Il Decreto Legge 102/2013 all’art.13 comma 2 ha previsto che “L’anticipazione concessa dalla Cassa depositi e prestiti S.p.A. agli enti locali, ai sensi del comma 13 dell’articolo 1 del decreto legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito con modificazioni dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, può essere erogata a saldo, nell’anno 2013, su richiesta dell’ente locale beneficiario. I criteri e le modalità di accesso all’erogazione sono definiti sulla base dell’ Addendum di cui al comma 11 dell’articolo 1, del decreto legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito con modificazioni dalla legge 6 giugno 2013, n. 64 e secondo un atto, il cui schema é approvato con decreto del Direttore generale del Tesoro e pubblicato sui siti internet del Ministero dell’economia e delle finanze e della Cassa depositi e prestiti S.p.A., modificativo del contratto di anticipazione originariamente stipulato”.
In merito alla restituzione dell’eventuale anticipazione il comma 3 dispone che:
“L’erogazione di cui al comma 2 e’ restituita con le modalità di cui al comma 13, dell’articolo 1, del decreto legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito con modificazioni dalla legge 6 giugno 2013, n. 64 mediante rate annuali, corrisposte a partire dall’anno 2015. Il tasso di interesse da applicare all’erogazione è pari al rendimento di mercato dei buoni poliennali del tesoro a 5 anni in corso di emissione rilevato dal Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento del tesoro alla data della pubblicazione del presente decreto e pubblicato sul sito internet del medesimo Ministero. In deroga a quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 6 del decreto legge n. 35 del 2013, ai fini dell’ammortamento dell’erogazione di
cui al periodo precedente, il pagamento della prima rata, comprensivo degli interessi per un’annualità, sarà effettuato il 1° febbraio 2015”.
Ad oggi, tuttavia, non risulta ancora emanato l’atto, il cui schema è approvato con decreto del Direttore Generale del Tesoro. Di fatto la Cassa Depositi e Prestiti sollecitata da più comuni sulle modalità attuative attende il via libera dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
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