Aggiornamento dell’Osservatorio sulle partite IVA di aprile 2015.

Con comunicazione del 10/06/2015 il Ministero dell’Economia e delle Finanze rende noto che:

Nel mese di aprile 2015 sono state aperte 47.581 nuove partite Iva, con un leggero incremento (+2,7%) rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.

Per natura giuridica, le nuove partite IVA aperte da persone fisiche rappresentano il 72,6% del totale; quelle aperte dalle società di capitali il 21,2%, quelle dalle società di persone si attestano al 5,4% mentre la quota delle nuove partite IVA di “non residenti” e “altre forme giuridiche” è pari allo 0,8%. Rispetto all’aprile 2014, risultano in aumento le aperture delle persone fisiche e delle società di capitali (rispettivamente di +2,3% e di +8,9%); registrano, invece, un sensibile calo (-12,3%) le aperture delle società di persone. Questa flessione potrebbe riflettere l’effetto delle recenti norme civilistiche che agevolano l’apertura di società di capitali (a responsabilità limitata).

Riguardo alla ripartizione territoriale, il 41,2% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,6% al Centro e il 36,1% al Sud ed Isole; il confronto con lo stesso mese dell’anno scorso fa rilevare le flessioni più marcate nella Valle d’Aosta (-25,5%), in Liguria (-10%) e nella Provincia Autonoma di Bolzano (-9,7%), mentre aumenti significativi si sono registrati in Calabria (+26,6%) e Puglia (+22,8%).

La classificazione per settore produttivo evidenzia, come di consueto, una maggiore concentrazione del numero di aperture di partite Iva nel commercio (23,1% del totale), seguito dall’agricoltura (12,7%) e dalle attività professionali (12,5%). Rispetto ad aprile 2014, tra i principali settori, gli incrementi più significativi si rilevano nei settori dell’agricoltura (+22,3%), dell’istruzione (+15,3%) e delle “altre attività di servizi” (+11,7%); di contro, mostrano un calo dell’8,5% le attività professionali, del 6% il trasporto e magazzinaggio e del 5,9% il settore sanitario.

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è sostanzialmente stabile, con il 64% delle partite Iva aperte da soggetti di sesso maschile. Il 44,7% delle aperture è attribuibile ai giovani fino a 35 anni e il 34,4% a soggetti tra 36 e 50 anni. Rispetto ad aprile dello scorso anno, calano le aperture nella classe dei più giovani mentre aumentano tutte le altre (dal +2,3% della classe tra 36 e 50 anni al +47,6% della più anziana).

Nel mese di aprile 2015 complessivamente 13.203 soggetti hanno aderito al regime fiscale di vantaggio o al regime forfetario (circa il 28% del totale delle nuove aperture). L’opzione tra i duel’aliquota di regimi è stata prevista dal decreto “milleproroghe” (DL 192/2014) ed è possibile solo per l’anno in corso: da gennaio 2016 resterà in vigore solo il regime forfetario. I dati disponibili rappresentano la somma delle adesioni ai due regimi in considerazione della circostanza che la modulistica attualmente in uso non consente ancora di identificare il regime scelto.

 

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