Modello per richiedere contributi per opere pubbliche e messa in sicurezza di edifici

Con comunicato del 29 gennaio 2018 il Ministero dell’Interno pubblica il modello di certificazione informatizzato per la richiesta dei contributi per la realizzazione delle opere pubbliche per la messa in sicurezza di edifici e del territorio.

Come segnalato nel decreto del Ministero dell’interno del 29 gennaio 2018, la richiesta da parte dei comuni deve essere formulata al Ministero dell’interno-Direzione Centrale della Finanza Locale, esclusivamente con modalità telematica, tramite il Sistema Certificazioni Enti Locali (AREA CERTIFICATI TBEL, altri certificati), accessibile dal sito internet della stessa Direzione, alla pagina http://finanzalocale.interno.gov.it/apps/tbel.php/login/verify a decorrere dal 29 gennaio 2018 e fino alle ore 24:00 del 20 febbraio 2018, a pena di decadenza.

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La trasmissione della certificazione dovrà essere effettuata esclusivamente dai comuni interessati alla richiesta di contributo.
Ciascun comune può fare richiesta di contributo per una o più opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio e non può chiedere contributi di importo superiore a 5.225.000 euro complessivi.

Come compilare il modello: istruzioni

La compilazione del modello non riveste particolare difficoltà ma si ritiene utile fornire alcuni chiarimenti ed indicazioni:

  • La parte anagrafica, ovvero la denominazione del comune ed il codice ente, risulta già precompilata nel modello;
  • Prima della compilazione dei dati attinenti la richiesta del contributo, nel rispetto delle disposizioni normative richiamate nel certificato, devono essere obbligatoriamente “flaggate” le due dichiarazioni che risultano essenziali ai fini della legittimazione alla richiesta;
    Successivamente, nel modello viene richiesto all’ente di riportare i dati che seguono:
  • Tipologia dell’opera: sintetica descrizione dell’opera per la quale si richiede il contributo, indicando anche il “codice edificio” SNAES (Sistema Nazionale delle Anagrafi dell’Edilizia Scolastica), qualora l’opera riguarda l’edilizia scolastica (si veda nota allegata al presente comunicato). Al riguardo, si rammenta che è essenziale normativamente che le opere per le quali si richiede il contributo risultino inserite in uno strumento programmatorio (come ad esempio il piano triennale delle opere pubbliche).
  • Codice CUP (codice unico di progetto). Come indicato nella norma e anche nel decreto approvativo della certificazione in argomento, l’omessa indicazione di un CUP valido o l’errata indicazione in relazione all’opera per la quale viene chiesto il contributo determina l’esclusione dalla procedura di assegnazione del contributo. In CUP nel sistema del DIPE deve quindi essere necessariamente in stato “ATTIVO” e classificato come:
    – Natura – Realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica);
    – Settore – Infrastrutture ambientali e risorse idriche o Opere infrastrutture sociali.
  • Finanziamento parziale: si dovrà indicare “sì” o “no” nel campo a tendina. Si rammenta che l’opera non deve essere già integralmente finanziata da altri soggetti
  • Enti finanziatori: riportare la denominazione dei soggetti cofinanziatori;
  • Strumento programmatorio: in quanto normativamente previsto, è obbligatorio compilare il campo corrispondente. Diversamente, qualora l’opera non rientri in uno strumento programmatorio la richiesta è esclusa dalla procedura di assegnazione del contributo;
  • Costo complessivo dell’opera: in questo campo deve essere riportato l’intero costo dell’opera;
  • Quota parte finanziata: riportare l’importo complessivo del finanziamento disponibile e i finanziamenti dei singoli enti cofinanziatori;
  • Richiesta contributo: l’importo non può essere superiore alla differenza tra il costo complessivo dell’opera e la quota parte finanziata.

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