Lo stato di attuazione della contabilità armonizzata degli enti territoriali nell’analisi del DEF 2017

Approfondimento di V. Giannotti

Secondo il comunicato del 23/09/2017, il Presidente del Consiglio e il Ministro dell’economia e delle finanze, hanno reso nota l’approvazione in CDM della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (DEF) 2017, cui è allegata la Relazione al Parlamento redatta ai sensi dell’articolo 6, comma 6, della legge n. 243 del 2012. La Nota, propedeutica alla legge di bilancio che dovrà essere presentata in Parlamento entro il 20 ottobre, aggiorna le stime del Governo sul quadro macroeconomico per l’anno in corso e il triennio successivo nonché gli obiettivi programmatici. Tra la documentazione presentata, quale allegato, vi è anche il Rapporto sullo stato di attuazione della Riforma della contabilità e finanza pubblica, cui una parte è dedicata all’armonizzazione dei sistemi contabili e dei bilanci degli enti territoriali, qui di seguito analizzati.

Armonizzazione dei bilanci degli enti territoriali

Precisa la nota di aggiornamento come il processo di armonizzazione contabile degli Enti territoriali sia stato definito dal decreto legislativo 118/2011, facendo precedere il citato passaggio da una sperimentazione triennale, avviata a decorrere dal 1° gennaio 2012, che ha consentito l’emanazione del decreto legislativo 10 agosto 2014 n. 126, correttivo e integrativo del decreto legislativo 118/2011. In considerazione, tuttavia, della complessità e dell’ampiezza della riforma, destinata a cambiare radicalmente la gestione degli Enti territoriali, il decreto legislativo 118/2011 ha previsto un’applicazione graduale dei nuovi principi e istituti, consentendo agli enti di distribuire in più esercizi l’attività di adeguamento alla riforma e di limitare nei primi esercizi gli accantonamenti in bilancio riguardanti i crediti di dubbia esigibilità.

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