Tassa servizi con le detrazioni Imu e cuneo fiscale accelerato

Fonte: Italia Oggi

Per la Tasi priorità alle detrazioni. Devono, infatti, tornare, come minimo, ai livelli previsti per l’Imu. È inoltre necessario intervenire quanto più possibile sul cuneo fiscale. Questi i principali nodi della legge di Stabilità da sciogliere, secondo i relatori al ddl in Commissione bilancio al Senato, Giorgio Santini (Pd) e Antonio D’Alì (Pdl).

Rotta verso le detrazioni. Posto che, secondo gli addetti ai lavori, è fuori discussione lasciare la Tasi così come è stata strutturata, il primo obiettivo da raggiungere non può che essere quello di raggiungere, come minimo, gli stessi meccanismi di detrazioni previsti per l’Imu. « Il governo non deve pensare tanto a mini detrazioni di 50 o 100 euro, perché è necessario che la situazione torni almeno a come era prima nonostante i problemi di copertura», ha dichiarato Santini, interpellato in Senato in merito alle modifiche alla Tasi, «attualmente per l’Imu c’è una franchigia di 200 euro che può arrivare a 400 con i figli, quindi ci sono tre profili da prendere in considerazione: il livello della franchigia, il livello delle aliquote e il livello del rimborso statale». Il nodo, però, resta sempre quello delle risorse da reperire. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Antonio D’Alì, secondo cui «la tassazione prevista nella legge di Stabilità va meglio regolata per evitare che si trasformi in un’imposta più forte di quelle che abbiamo avuto nel 2012 e nel 2013».

Oltre alla questione Tasi, però, affrontata anche la questione del cuneo fiscale. «È necessario che si aumentino gli interventi sul salario di produttività in aggiunta a quanto già previsto, quindi, sono necessarie più risorse», ha spiegato D’Alì a termine dei lavori a palazzo Madama, «per raggiungere questo obiettivo potrebbe essere utile guardare alla rivalutazione delle quote di Bankitalia, bisogna, però, capire come intende destinarle e se intende metterle a disposizione della legge di Stabilità». Ugualmente propositivo anche Santini, secondo il quale «sul fronte del cuneo fiscale si sta lavorando sulla restrizione della platea».

Non conciliante, invece, la risposta arrivata dal relatore D’Alì in merito alla proposta avanzata ieri dal ministro Saccomanni, sulla possibilità di introdurre un nuovo tetto alla circolazione del contante (si veda ItaliaOggi del 29 ottobre 2013). «È una polemica che mi sembra aggiungere difficoltà ad una legge che già deve essere modificata», ha sottolineato D’Alì, «ragion per cui, in questo momento è inopportuno entrare in queste valutazioni».

A conclusione dei lavori a palazzo Madama è stata, poi, fissata la data del 7 novembre, come giorno ultimo per la presentazione degli emendamenti in Commissione bilancio al Senato, con la prospettiva di portare il provvedimento in Aula, alla Camera entro i primi dieci giorni di dicembre.

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