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Servizi pubblici locali

L’art. 5, DPR 902/1986, che stabilisce la possibilità d’estendere, previa intesa, l’attività delle aziende di servizi al territorio di altri enti locali, sulla base di preventivi d’impianto e di esercizio formulati dall’azienda stessa, non è stato fatto oggetto di esplicita abrogazione ex L. 142/1990. Dunque, la fattispecie di cui al citato art. 5, poteva costituire una delle possibili modalità attuative dello stesso modello convenzionale, anche alla luce della sua espressa previsione introdotta con l’art. 24, L. 142/1990. Un comune può quindi legittimamente avvalersi dell’azienda speciale di altro comune per la gestione di un proprio servizio, a seguito di convenzione stipulata nel contesto della citata normativa, in quanto, sulla base del combinato disposto dei richiamati articoli, può delinearsi un modello procedimentale tipizzato per l’adozione di una formula organizzatoria alternativa alla conclusione di contratti con imprese in concorrenza tra loro. Rispetto a tale modulo convenzionale rimane interdetta anche l’applicazione della disciplina comunitaria in tema di procedure d’appalto, posta a tutela del mercato e della concorrenza.

(Consiglio di Stato, sez. V, sentenza del 27 aprile, n. 2360)


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