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I Segretari comunali e provinciali tornano al ministero dell’Interno

La legge 122/2010 ha soppresso l’Agenzia autonoma che si occupava della gestione dei loro albi professionali trasferendola ad una unità di missione in seno all’Amministrazione dell’Interno

La gestione dei segretari comunali e provinciali torna al ministero dell’Interno. L’Agenzia autonoma che si occupava della gestione dei loro albi professionali è stata, infatti, soppressa a seguito della conversione del Decreto Legge n. 78 del 31 maggio 2010 con legge n. 122/2010, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 176 del 30 luglio 2010.

I Segretari comunali e provinciali, prima della costituzione dell’Agenzia istituita dalla riforma Bassanini con la Legge 127/1997, dipendevano direttamente dal ministero dell’Interno che gestiva i loro albi professionali.
Questa dipendenza diretta dal ministero e dalle prefetture era cessata con l’affidamento della gestione del loro rapporto di lavoro all’Agenzia autonoma.

Dall’entrata in vigore della legge 122/2010 sono decaduti gli organi di gestione dell’Agenzia (Consiglio di Amministrazione nazionale, Consigli di amministrazione delle sezioni regionali, Presidente, Vice Presidente) e cessati dagli incarichi il direttore generale e il vice direttore generale.

Per garantire la continuità del servizio il ministero dell’Interno ha disposto, con proprio decreto del 31 luglio scorso, l’istituzione di un’apposita unità di missione nell’ambito dell’ufficio di Gabinetto del ministro alla quale è stato affidato l’incarico di svolgere le attività degli organi soppressi fino al perfezionamento del processo di riorganizzazione previsto dalla legge.

L’Unità di missione del ministero, presieduta dal prefetto Umberto Cimmino, si raccorda, a livello territoriale, con i prefetti dei capoluoghi di regione che succedono, avvalendosi dei relativi uffici e personale, ai soppressi Consigli di amministrazione delle sezioni regionali dell’Agenzia.

Il ripristino del ruolo del ministero fa riferimento alle funzioni di controllo e garanzia di soggetto terzo proprie della storia del ruolo del segretario comunale e provinciale, particolarmente coerenti col disegno di riforma dei controlli contenuta anche nella carta delle autonomie.

Fonte: Ministero dell’interno


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