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Codici cedolare secca a L’Aquila

La risoluzione n. 38/E del 4 aprile istituisce due codici per la cedolare secca sugli affitti incentivati a L’Aquila e provincia. Il primo – il 1828 – andrà utilizzato dai contribuenti che versano la sostitutiva dell’Irpef in autonomia, il secondo – il 1616 – è destinato all’uso da parte di sostituti d’imposta, Caf e professionisti, che trattengono il tributo in base alle informazioni desumibili dai 730 presentati dai propri assistiti.
La cedolare secca del 20% sui redditi da locazione, da versare a titolo di Irpef e relative addizionali regionale e comunale, è stata introdotta dalla Finanziaria per il 2010 (articolo 2, comma 223, legge 191/2009) in via sperimentale in Abruzzo per stimolare il mercato degli affitti di immobili.
Dopo la legge, il primo marzo 2010, era intervenuto un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate che aveva delineato le modalità di dichiarazione e versamento dell’imposta sostitutiva e, in quella occasione, era stata annunciata, oltre alla possibilità di rateizzare e compensare con eventuali crediti l’importo dovuto, anche l’istituzione del codice tributo che avrebbe consentito il versamento dell’imposta tramite F24.


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