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Ddl semplificazioni: testo e tutte le misure in sintesi dopo il sì del Cdm

I contenuti del ddl semplificazioni si compongono di 39 articoli a costo zero, per un impatto sulla spesa pubblica che viene stimato in circa 30 miliardi di euro di risparmi, a completamento del già esistente decreto del fare, approvato lo scorso sabato dal Consiglio dei ministri, che ieri ha conosciuto il fratello minore sulle sburocratizzazione.

Gli interventi inclusi nel testo varato ieri dal premier Enrico Letta e dai suoi ministri ricalcano quanto già incluso sia nel decreto del fare, di pochi giorni più anziano del ddl appena nato, sia nel già archiviato “Semplifica Italia”, cui diede i natali il governo Monti nel 2012.

Ecco i punti principali contenuti nel disegno di legge sulle semplificazioni, che va a corollario del decreto “Fare”, destinato dal govenro Letta a pubblica amministrazione, imprese, professionisti e lavoratori nel comunicato a seguito della riunione dei ministri.

LEGGI IL TESTO COMPLETO DEL DDL SEMPLIFICAZIONI

Il ddl semplificazioni in sintesi:

I cittadini non dovranno più comunicare al PRA le perdite di possesso per furto ed i cambi di residenza, che verranno acquisiti d’ufficio. Fine del fenomeno delle intestazioni fittizie dei veicoli, perché sarà necessario produrre l’atto sottoscritto non solo dal venditore ma anche dall’acquirente per procedere al passaggio di proprietà. Ogni variazione riguardante la proprietà del veicolo verrà immediatamente e gratuitamente comunicata dal PRA all’interessato con e-mail o sms.

 

Il ddl introduce inoltre la figura di un tutor per le imprese che le segue passo passo nella loro attività, dall’inizio alla conclusione dei procedimenti. Nello specifico: informa sulle normative ad hoc  che si possono applicare e su tutti gli adempimenti necessari per l’esercizio dell’attività produttiva. Il tutor garantisce l’osservanza delle migliori prassi amministrative e delle disposizioni in materia di semplificazione. Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione e Ministro dello Sviluppo Economico curano ogni anno, in collaborazione con le Regioni, l’ANCI, Unioncamere e le associazioni di imprese, la pubblicazione delle migliori prassi amministrative  sul portale www.impresainungiorno.gov.it.

 

Si semplifica la realizzazione di varianti ai permessi di costruire che non costituiscono variazioni essenziali, assoggettandole alla SCIA. Ciò può avvenire a condizione della conformità alle prescrizioni urbanistico-edilizie e dell’avvenuta acquisizione degli atti di assenso in materia ambientale e paesaggistica, nonché di quelli previsti dalle altre norme di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia e in particolare delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie e di quelle relative all’efficienza energetica. Tali segnalazioni costituiscono parte integrante del procedimento relativo al permesso di costruire dell’intervento principale e possono essere presentate prima della dichiarazione di ultimazione dei lavori.

 

La norma sulla privacy assume particolare importanza, in quanto, al pari di quanto avviene in altri Paesi UE, viene stabilito che, ai fini del trattamento dei dati personali previsto dal Codice della privacy, qualsiasi imprenditore, anche individuale, è considerato e trattato come persona giuridica: quindi, escluso dal trattamento dei dati personali ivi previsto.

Viene semplificata una serie di procedimenti nel pieno rispetto degli standard comunitari al fine di assicurarne l’accelerazione, fermi restando i livelli di tutela. Tra l’altro vengono affrontati i problemi della messa in sicurezza e della  bonifica con il duplice fine di difendere l’ambiente e recuperare aree, anche ai fini produttivi, e vengono semplificati alcuni passaggi burocratici dei procedimenti di VIA, di VAS e AIA.

 

Si ottimizzano e rafforzano i poteri di indagine ed enforcement della Consob, consentendo alla medesima autorità di acquisire la tempestiva conoscenza di comportamenti illeciti ed estendendo a tutte le aree di vigilanza i più penetranti poteri di indagine previsti dalla disciplina sugli abusi di mercato.

Si introduce la possibilità per l’Agenzia del demanio di avvalersi, attraverso apposita convenzione a titolo gratuito, del supporto tecnico-specialistico della Difesa Servizi s.p.a., ai fini della  alienazione, gestione ed amministrazione di alcuni beni di proprietà dello Stato.

In considerazione del fatto che il decreto-legge n. 35 del 2013 ha previsto un’anticipazione di liquidità in favore delle Regioni per il pagamento dei debiti sanitari cumulati al 31 dicembre 2012 per un importo di 5 miliardi per il 2013 e 9 miliardi per il 2014, e che sulla quota dell’anno in corso residuano risorse non richieste pari a 280 milioni di euro, al fine di consentire il superamento di squilibri esistenti e verificati in talune Regioni il Consiglio ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro dell’economia e delle finanze, un decreto – legge che rende immediatamente disponibili tali somme per le Regioni che ne facciano richiesta entro il termine del 15 luglio 2013, con priorità per la Puglia e il Piemonte che sono sottoposte alla procedura prevista dalla legge n.311 del 2004 nel caso di squilibrio economico finanziario della spesa sanitaria.
Su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Graziano Delrio, il Consiglio dei Ministri ha esaminato undici leggi regionali. Per le seguenti leggi regionali è stata deliberata l’impugnativa:
1) Legge Regione Valle Aosta n. 13 del 15/04/2013 “ Disposizioni per la semplificazione di procedure in materia sanitaria” in quanto contiene disposizioni in contrasto con l’art. 117, secondo comma, lettera q) e con l’art. 117, terzo comma, della Costituzione che riserva allo Stato i principi in materia di tutela della salute;

2) Legge Regione Umbria n. 10 del 6/05/2013 “Disposizioni in materia di commercio per l’attuazione del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 e del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1 convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27. Ulteriori modifiche ed integrazioni delle leggi regionali 3 agosto 1999, n. 24, 20 gennaio 2000, n. 6 e 23 luglio 2003, n. 13”, in quanto contiene disposizioni in contrasto con gli articoli  41 e 117, comma 2, lett. e), della Costituzione;

 

Inoltre, per le seguenti leggi regionali la non impugnativa:

1) Legge Regione Lazio n. 3 del 29/04/2013 “Bilancio di previsione della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2013 e Bilancio pluriennale 2013-2015”.

2) Legge Regione Valle d’Aosta n. 11 del 15/04/2013 “ Modificazioni di leggi regionali concernenti il settore dei trasporti e del turismo.”

3) Legge Regione Marche n. 6 del 22/04/2013 “Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico regionale e locale”

4) Legge Regione Toscana n. 19 del 02/05/2013 “ Modifiche alla l.r. 66/2011 (Legge finanziaria per l’anno 2012), alla l.r 77/2012 (Legge finanziaria per l’anno 2013), nonché alle ll.rr. 49/2003 (Norme in materia di tasse automobilistiche regionali), 1/2005 (Norme per    il governo del territorio) e 68/2011 (Norme sul sistema delle autonomie locali)”.

5) Legge Regione Toscana n. 20 del 02/05/2013 “ Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2013 e pluriennale 2013 – 2015. Prima variazione.

6) Legge Regione Trentino Alto Adige n. 3 del 02/05/2013 “ Modifica delle circoscrizioni territoriali dei comuni di Bressanone e Varna e modifica delle leggi regionali 30 novembre 1994, n. 3 “Elezione diretta del sindaco e modifica del sistema di elezione dei consigli comunali nonché modifiche alla legge regionale 4 gennaio 1993, n. 1” e successive  modificazioni e 5 febbraio 2013, n. 1 “Modifiche alle disposizioni regionali in materia di ordinamento ed elezione degli organi dei comuni”, nonché disposizioni in materia di trasparenza.”

7) Legge Regione Valle d’Aosta n. 12 del 15/04/2013 “ Promozione e coordinamento delle politiche a favore dei giovani. Abrogazione della legge regionale 21 marzo 1997, n. 8 (Promozione di iniziative sociali, formative e culturali a favore dei giovani).”

8) Legge Regione Basilicata “Testo di deliberazione statutaria della regione Basilicata avente ad oggetto: “legge regionale  statutaria – modifica dell’articolo 32 dello statuto regionale -” approvato a norma dell’articolo123, secondo comma, della costituzione.

9) Legge Regione Campania “Testo della legge di revisione statutaria approvato in seconda deliberazione a norma dell’articolo 123, secondo comma, della Costituzione ”modifiche agli articoli 27, 50 e 63 della legge regionale 28 maggio 2009, n. 6 (Statuto della Regione Campania) sulla composizione del consiglio regionale, della giunta regionale e del collegio dei revisori dei conti”.

Fonte: Leggioggi.it


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